Pesaro, 19 dicembre 2014 - LE AVEVANO sparato col fucile da caccia. Poi, credendola morta è stata chiusa in un sacchetto e gettata nel dirupo. Ecco la ricostruzione di quello che è successo alla cagnolina “Martina” (foto), ritrovata domenica scorsa agonizzante in fondo ad un burrone in località Pontevecchio di Talacchio. Il mattino successivo la cagnetta è morta. Sembrava per la caduta lungo il dirupo. I veterinari hanno invece constatato, dopo la morte, la presenza di pallini da caccia. La cagnolina aveva un microchip grazie al quale è stato possibile rintracciare il proprietario, che dovrà essere sentito dai Vigili Urbani come persona informata dei fatti. Una vicenda che ha sollevato proteste e sdegno.
LE INDAGINI su chi possa aver sparato e gettato la cagnetta nel dirupo si basano anche sulle denunce di smarrimento o furto di animali che sono state presentate in questi ultimi giorni ai vari organi di polizia.Tra queste ci potrebbe essere anche quella del proprietario del cane, il quale dovrà spiegare quando e come si è accorto che non c’era più. La notizia del ritrovamento della cagnolina aveva provocato una tempesta di telefonate. La gente chiedeva innanzitutto di adottare la cagnolina e poi di punire severamente l’autore di questa barbarie. Ma ancora non si sapeva che qualcuno le aveva sparato, trasformando un crudele abbandono in una vera e propria esecuzione.