Venerdì 11 Ottobre 2024

Canazei, casa devastata da 12 adolescenti: sono figli di politici e imprenditori. Incastrati da un selfie, danni per 130mila euro

Raid vandalici a più riprese tra il dicembre 2020 e l’aprile 2021 nell’abitazione di villeggiatura di una famiglia bolognese. All’epoca erano tutti minorenni. A febbraio 2024 il processo: rischiano pene molto severe

La vicenda è accaduta a Canazei, località di villeggiatura in provincia di Trento

La vicenda è accaduta a Canazei, località di villeggiatura in provincia di Trento

Canazei (Trento), 27 settembre 2023 – Fanno parte della ‘Canazei bene’ i 12 ragazzi finiti a processo per il raid vandalico in una casa di villeggiatura nel cuore della Val di Fassa. Sono figli di politici, imprenditori e funzionati pubblici di alto rango i giovani trentini accusati del raid nella seconda casa di una famiglia bolognese. All’epoca dei fatti erano minorenni: avevano quasi tutti 16 anni, tranne il più piccolo di 14.

È accaduto a più riprese tra il dicembre 2020 e l’aprile 2021 nella rinomata località delle Dolomiti, una ‘bravata’ fuori controllo che ha lasciato dietro di sé ben 130mila euro di danni. E ora, a distanza di quasi tre anni, i ragazzi dovranno affrontare il processo di fronte al Tribunale dei minori di Trento. Ecco cosa è successo a Canazei.

Incastrati da un selfie

Ad incastrare i ragazzi era stato un selfie, fatto girare come un trofeo del raid vandalico. I ragazzi avrebbero parlato di “una festa ad alto tasso alcolico in cui si è perso controllo” di cui oggi conservano “ricordi confusi”, come riportato dal Corriere. Quella sera, però, sarebbero state scattate delle foto e girati dei video con i cellulari, poi pubblicate sui social. “Profondamente dispiaciute” si dicono le famiglie, qualche genitore si sarebbe perfino mostrato sorpreso: “Non immaginavamo che si sarebbero infilato in questo casino”, avrebbero detto ai legali secondo quanto riporta il Corriere.

Il processo

La denuncia risale a giugno del 2021, da qual momento la macchina della giustizia si è messa in moto. L’udienza preliminare dello scorso 24 novembre è andata ‘buca’: il capo di imputazione troppo generico il capo di imputazione e gli avvocati della difesa hanno contestato la nullità del decreto di citazione a giudizio per vizi di forma.

Si torna in aula il 16 febbraio 2024 con un capo d’accusa riformulato e, in caso di condanna, i ragazzi rischiano pene molto pesanti dai 6 mesi a tre anni. Sono accusati, in concorso, di danneggiamento e di invasione di terreni ed edifici.

La parte lesa chiede un risarcimento di 130mila euro di danni, mentre la difesa ha tentato la strada della conciliazione, ma senza esito. Troppo bassa l’offerta che sarebbe stata messa sul piatto per chiudere la vicenda in modo bonario e convincere il giudice al ‘perdono giudiziale’ o all’affidamento in prova ai servizi sociali dei 12 ragazzi.

Il raid: cosa è successo

Bersaglio degli atti vandalici del gruppo di adolescenti della ‘Canazei bene’ è stata una di villeggiatura della famiglia bolognese Roncari-Tamburini. I ragazzi sono figli di persone molto in vista a livello locale. Il gruppo di amici è entrato in azione più volte, almeno tre tra il dicembre 2020 e l’aprile 2021. La denuncia risale al 12 giugno di due anni fa, a sporgerla è stata la nipote dei proprietari.

I ragazzi hanno scardinato la porta d’ingresso e, una volta entrati in casa, è successo di tutto. Hanno distrutto mobili, lampadari, i vetri delle finestre e le porte. Hanno mandato in frantumi perfino i piatti. I periti assoldati dai proprietari della casa hanno stimato circa 130mila euro di danni – tra cui il ripristino dell’impianto elettrico e di quello idraulico – ma la difesa contesta il valore reale della ‘parcella’ presentata dall’accusa. La casa risale agli anni ‘70 e quindi il valore attuale dei danni potrebbe essere più basso di un terzo.