Giovedì 25 Aprile 2024

Carabiniere ucciso, Brugiatelli: "Io né mediatore pusher né informatore"

"Condoglianze alla moglie di Mario Cerciello Rega. Ho avuto paura, minacciato da chi mi rubò lo zaino"

Gabriel Christian Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder mentre scappano (Ansa)

Gabriel Christian Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder mentre scappano (Ansa)

Roma, 31 luglio 2019 - Sergio Brugiatelli, l'uomo che denunciando il furto del proprio borsello la notte del 26 luglio ha dato il via all'operazione in cui è morto il carabiniere Mario Cerciello Rega, diffonde una nota attraverso il suo difensore di fiducia Andrea Volpini. "Queste righe le scrivo innanzitutto per rendere onore all'uomo valoroso che, con il suo lavoro di carabiniere, ha salvato la mia vita e purtroppo perso la sua. Ai familiari del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, alla sua giovane moglie, vanno le mie sincere condoglianze". Poi afferma: "In questi giorni e notti passate pensando alla tragedia che ha distrutto la famiglia del carabiniere che mi ha salvato la vita - spiega ancora Brugiatelli - ho letto e sentito dai media sulla vicenda curiose e false ricostruzioni che proseguono anche dopo la conferenza stampa degli inquirenti".

"Ho avuto paura"

La notte del 26 luglio, "quando ho chiamato il mio numero di cellulare (che era nel borsello rubato dai due americani ndr), chi ha risposto non ha solo preteso denaro e droga per riconsegnare le mie cose. Mi hanno minacciato, dicendo che sapevano dove abitavo e sarebbero venuti a cercarmi". E aggiunge: "Nel borsello rubato, oltre al documento d'identità, c'erano anche le chiavi della casa dove vivo con mio padre, che è molto malato, mia sorella e mio nipote. Ho avuto paura che potessero far del male a me e soprattutto a loro, e per questo ho chiesto aiuto al 112. Le stesse minacce che avevano rivolto a me, sono state ripetute poco dopo, quando, con il telefono in viva voce, ho richiamato di fronte ai carabinieri il mio numero di cellulare". E conclude "Non mi addentrerò nei fatti della notte tra il 25 e il 26 luglio, ma desidero chiarire che non sono un intermediario di pusher né, tanto meno, un informatore delle forze dell'ordine".