Lunedì 6 Maggio 2024

Bimbo regala giochi e bontà Idea contagiosa

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Erika

Pontini

Ha messo il cuore dentro un giocattolo, piazzandolo in finestra alla portata dei suoi coetanei meno fortunati. E i giocattoli sono diventati decine, centinaia.

Jacopo, 9 anni, è andato in controtendenza: capita di leggere cronache nelle quali i giovanissimi si improvvisano vandali o attori di assurdi giochi che mettono a repentaglio le loro vite. Come dimenticare i ragazzini stesi sui binari ferroviari impegnati a saltare via all’ultimo secondo o i bulli che taglieggiano i compagni fino a conseguenze drammatiche che ci colgono sempre colpevolmente impreparati. Riescono a essere cattivi come solo i bambini sanno essere, perché "Dei bambini non si sa niente", scriveva Simona Vinci demolendo i luoghi comuni sdolcinati sui cuccioli d’uomo. Luci e ombre di un mondo che spesso sfugge al distratto pianeta degli adulti.

La ‘moda’ inventata da Jacopo invece è di tutt’altro tenore, pur se ha il pregio di essere innovativa, fare tendenza e divenire un esempio applicabile ad ogni altro ragazzino, capace di solidarietà. Giocattoli alla finestra alla portata di quanti quei balocchi non possono acquistarli e quindi li sognano senza un genitore che possa permettersi di regalargliene. "Prendeteli, sono gratis", ha scritto Jacopo su un cartello e di finestre ne ha aperte una decina, tutte in Toscana.

L’idea geniale di altruismo concreto è diventata solidarietà diffusa: virale, si direbbe oggi. Ora Jacopo riceve l’avallo ufficiale di una grande azienda mondiale di giocattoli, la Mattel, mamma della Barbie, tanto per ricordare un prodotto iconico per intere generazioni. Non si è fatto sfuggire l’occasione di andare a braccetto con un genio che fa notizia.

Già, perché Jacopo è un genio della bontà. Non si è straordinari protagonisti di notizie soltanto per azioni eclatanti o per imprese che impressionano: qui ad impressionare è la trovata genuina, spontanea e decisamente semplice di un ragazzino che ha collegato la testa ai sentimenti e ha deciso in un lampo di cambiare il mondo, cominciando dal basso. Lo ha fatto in un batter d’occhio, senza alcun ripensamento con la naturalezza dell’età, dando un calcio a noi adulti che ci lambicchiamo il cervello per tentare di essere solidali quando invece restiamo troppo concentrati su noi stessi nel nostro tempo che non ha mai tempo. I bambini ci insegnano, a saperli ascoltare. Ci guidano a saper guardare dove indicano. Ci dimostrano che si possono fare cose straordinarie con azioni ordinarie. Anche mettendo alla finestra di casa un giocattolo. La storia di Jacopo ci dice proprio questo.