Giovedì 25 Aprile 2024

Biden è in Europa: altre sanzioni contro Mosca

Oggi il presidente Usa parteciperà ai summit con Nato, G7 e Consiglio europeo. L’Alleanza atlantica invia gruppi tattici sul fianco est

Usa ed Europa serrano i ranghi per rafforzare la pressione sulla Russia e lo fanno attraverso una prova straordinaria di unità, con una serie di summit che abbracciano tutto l’arco della cooperazione: Nato, G7 e Consiglio europeo. Joe Biden diventerà così il primo presidente Usa a prendere parte, in presenza, al conclave dei 27. La carne al fuoco è molta e non è un mistero che Biden proverà a sferzare gli alleati su alcuni temi spinosi, tra cui la dipendenza europea dagli idrocarburi di Mosca (sul tavolo l’embargo al petrolio russo) e maggiori aiuti militari a Kiev.

Le divergenze non mancano. Serve l’unanimità ma, ad esempio, l’Ungheria di Orbán non nasconde che nuove sanzioni sono "una strada difficile da percorrere". Il tema dell’energia – se ne parlerà domani – registra certe perplessità. Budapest ostenta tranquillità, avendo firmato a ottobre un accordo per 15 anni di forniture da Mosca. Più che nuove sanzioni (Berlino è stata chiara: spingere troppo precipiterebbe l’Ue in recessione), l’idea di alcuni è procedere con un check-up su quanto già deciso, assicurarsi che non ci siano "scappatoie" e che "Paesi terzi" non offrano modi per aggirare le misure.

La situazione resta fluida. Biden ha lasciato Washington con un monito: l’uso di armi chimiche da parte russa nel teatro ucraino è una "minaccia reale". Un giudizio condiviso e rilanciato dal segretario generale della Nato: "Questo cambierebbe la natura del conflitto e avrebbe pesanti conseguenze". La crisi ucraina è la sfida maggiore per l’Alleanza dalla fine della Seconda guerra mondiale e dunque si richiede "un reset" che dia risposte di lungo termine. Intanto la Nato si rafforzerà ulteriormente sul fianco est con quattro nuovi gruppi tattici in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia.