Domenica 19 Maggio 2024

Basta croci sulle vette, retromarcia Cai Ira del governo: "Nessuno le toccherà"

Basta croci sulle vette, retromarcia Cai  Ira del governo: "Nessuno le toccherà"

Basta croci sulle vette, retromarcia Cai Ira del governo: "Nessuno le toccherà"

Una proposta "insensata e inaccettabile". Un "atto di arroganza inutile e offensivo" ed espressione di un "ideologismo talebano". Le parole pronunciate qualche giorno fa dal direttore editoriale del Cai, Marco Albino Ferrari, durante un convegno organizzato all’Università Cattolica di Milano, in occasione della presentazione di un libro – "non saranno istallate nuove croci sulle montagne" – finiscono al centro di una polemica, con tanto di richieste di marcia indietro e dimissioni. É il centrodestra a insorgere, capitanato da FdI. Si fa sentire anche il governo che con la ministra Daniele Santanché chiede al Club alpino di rimangiarsi la decisione, lamentandosi di non essere stata informata.

Così qualche ora dopo tocca al presidente Antonio Montani gettare acqua sul fuoco: "Non abbiamo mai trattato l’argomento delle croci in vetta in alcuna sede, tanto meno prendendo una posizione ufficiale", assicura scusandosi personalmente con Santanché "per l’equivoco", nato da "dichiarazioni personali" di Ferrari e da un editoriale su ‘Lo Scarpone’. Il portale del club aveva evidenziato la larga concordanza emersa nel convegno "sulla necessità di lasciare integre le croci esistenti, perché testimonianze significative di uno spaccato culturale, e allo stesso tempo di evitare l’istallazione di nuovi simboli sulle cime". L’editoriale parlava di una tesi "condivisa pienamente dal Cai" e aggiunge: nessuno intende rimuovere le croci che già ci sono, ma è "il presente caratterizzato da un dialogo interculturale che va ampliandosi e da nuove esigenze paesaggistico-ambientali, a indurre il Cai a disapprovare la collocazione di nuove croci e simboli sulle nostre montagne".

Quando arriva il chiarimento di Montani, ormai però la polemica si è innescata. A partire all’attacco è Santanché: "Resto basita dalla decisione del Cai di togliere le croci dalle vette delle montagne senza aver comunicato nulla al ministero". "Dovete passare sul mio corpo per togliere anche solo un crocifisso da una vetta alpina" attacca a testa bassa il segretario della Lega Matteo Salvini. Scende in campo anche il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo (Forza Italia): "Il dibattito sulle croci in cima alle vette, ritenute ‘anacronistiche e divisive’, mi lascia attonito", dice indicando la croce come "punto di riferimento per gli scalatori" e simbolo religioso la cui "lezione di umanità è universale e valida per tutti".