Venerdì 26 Aprile 2024

Audiolibri boom Ma leggere è un’altra cosa

Chiara

Di Clemente

Lo facciamo a casa (74%) e sempre di più in macchina (24%, era al 20% nel 2021) e sui mezzi pubblici (18%, era al 14% nel 2021): una voce suadente, il racconto di un classico (Il conte di Montecristo) o di un bestseller (Harry Potter, Follett, Ferrante), ed ecco che ascoltare un audiolibro è diventata un’abitudine per un italiano su cinque. Questo secondo i dati diffusi ieri dalla ricerca NielsenIQ per Audible, a sei anni dall’arrivo nel nostro Paese della società Amazon tra le maggiori piattaforme del settore: gli ascoltatori di audiolibri in Italia, 2022, sono il 17% della popolazione adulta, 10,2 milioni (+2% rispetto al 2021). Colpisce il dato che riguarda le famiglie: il 48% dei genitori ha fatto ascoltare per la prima volta un audiolibro ai propri figli, mentre il 31% ha iniziato ad ascoltarli sotto consiglio dei ragazzi. E colpisce il commento riportato dal manager europeo di Audible: "Un’insegnante mi ha spiegato che se uno studente leggeva un libro o ascoltava un audiolibro lei era ugualmente felice. La cosa importante era che i ragazzi trovassero una connessione con le storie".

Viene da pensarci su: conta davvero solo la storia, non il supporto che ce la fa conoscere? "Per le case editrici non siamo concorrenza che cannibalizza, ma partner dello sviluppo", ha dichiarato un altro supermanager di Audible e infatti tra i dati c’è quello del 37% di persone che arrivano alla lettura cartacea attraverso l’audiolibro. Ma è chiaro – per noi più vecchi – che l’ascolto non sostituirà mai la lettura di un libro (e a voler essere passatisti fino in fondo: un libro di carta, non un ebook). L’importante è considerare le due esperienze diverse e complementari, mai intercambiabili. Umberto Eco diceva che i libri di carta portano le tracce di chi li legge e le conservano nel tempo: quello tra lettore e libro di carta è un rapporto a due – non a tre, mediato da una voce. Un amore che richiede concentrazione, dedizione, esclusività, i cui figli restano scolpiti nell’anima. Lo dicevano anche i latini: audiolibri volant, libri manent.