Mercoledì 24 Aprile 2024

Assolta la madre di Renzi. "Finalmente giustizia"

Laura Bovoli era indagata a Cuneo per bancarotta fraudolenta. L’ex premier: la verità prima o poi arriva, ma non doveva subire questo per colpa mia

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di Paola Fichera

Commozione, soddisfazione, un pizzico di rivalsa. La mamma di Matteo Renzi è stata assolta dal tribunale di Cuneo dall’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta documentale della Direkta srl, ditta cuneese fallita nel 2014 che si occupava di diffusione di volantini e pubblicità. Laura Bovoli era alla guida della società Eventi 6 di Rignano sull’Arno che si affidava anche alla Direkta per la distribuzione. Secondo la procura di Cuneo, sarebbe stata emessa una nota di credito falso che avrebbe alterato i conti della Direkta. Ma per il giudice "il fatto non sussiste". Un sospiro di sollievo per mamma Lalla che ancora una volta incassa le scuse del figlio senatore. "La verità arriva, prima o poi. Tante sofferenze ma poi arriva. Continuino pure ad attaccarmi, io non mollo. E soprattutto: ti voglio bene, Mamma. Scusami se hai dovuto subire tutto questo per colpa mia".

Chi si fa portavoce del sollievo della famiglia per questa prima assoluzione è l’avvocato Federico Bagattini, legale dei coniugi Renzi."Non bisogna mai disperare nella giustizia, perché prima o poi un giudice a Berlino si trova sempre. E in questo caso – ha aggiunto – è bastato andare a Cuneo. Ci sono voluti tre anni di attesa, ma poi la giustizia è arrivata, con una sentenza che stabilisce che ‘il fatto non sussiste’. Dunque mai disperare nella giustizia, perché alla fine un giudice si trova: questo vale per Cuneo come per il resto d’Italia".

Se avvocato e genitori scelgono l’alto profilo, l’ex premier non rinuncia a una controreplica dai toni poiemici nei confronti di certi pm: "In tanti mi chiedono perché sulle questioni della giustizia non uso un tono più aggressivo. Per un motivo molto semplice. Io continuo nonostante tutto a credere nella giustizia. E nella verità. Per esempio dopo che tutti i media si sono scatenati sui miei avvisi di garanzia: sono curioso di capire quanto spazio verrà dato alla notizia di mia mamma assolta dopo anni di indagini e processi". "Abbiamo avuto la dimostrazione – ha aggiunto il leader di Italia Viva – che bisognerebbe aspettare prima di giudicare. Anche perché fino a 65 anni mia mamma è stata una cittadina irreprensibile, poi io ho iniziato a fare politica e tutta la mia famiglia sembrava diventare la Banda Bassotti: non è possibile, non funziona così".

Ma anche in una giornata di festa Renzi deve incassare i toni poco concilianti dei magistrati che lui attacca nel suo nuovo libro, Controcorrente. "Piena e totale solidarietà – scrive la giunta dell’Anm Toscana – ai magistrati della procura di Firenze che, nel rispetto delle regole e con assoluta dedizione, nel corso degli anni hanno svolto il proprio lavoro in adempimento del loro dovere". Certi giudizi – è la bacchettata sulle mani al senatore – sono ancora meno giustificabili quando provengano da soggetti appartenenti ad altre istituzioni dello Stato".