di Giulia Prosperetti
Colore giallo ancora per gran parte dell’Italia, un anticipo di primavera e l’impossibilità di uscire dai confini regionali per una gita fuori porta. Dire che la folla che si è riversata ieri nei centri storici di diverse città era prevedibile è a dir poco scontato. Eppure, con l’emergenza sanitaria ancora in corso e lo spettro varianti che incombe sul nostro Paese, la situazione sembra essere sfuggita di mano, cogliendo di sorpresa l’apparato organizzativo anti Covid. Da Milano a Napoli, dalle località di mare a quelle di montagna, non sono mancate strade e locali presi d’assalto.
A Roma, dove ieri si sono sfiorati i 20 gradi, all’ora di pranzo gli assolati dei dehor dei ristoranti, stracolmi di commensali, hanno visto moltiplicare i tavolini. Migliaia di persone, nel pomeriggio, hanno affollato le strade dello shopping del Tridente mentre il traffico ingolfava il Lungotevere a livelli pre-natalizi. A via del Corso e nelle strade limitrofe, invase da una marea umana, il distanziamento è presto diventato una chimera tanto che gli agenti della Polizia locale – la cui presenza è stata rafforzata fin dalla mattina anche sul lungomare di Ostia – sono stati costretti a chiudere temporaneamente il centro per evitare, per quanto possibile, gli assembramenti.
Situazioni estreme si sono registrate anche in Campania, Emilia-Romagna e Molise, dove la voglia di godersi l’ultimo sabato di ‘libertà’ prima del ritorno in zona arancione ha avuto la meglio sulle cautele necessarie a contenere il contagio. A Napoli, a causa della troppa folla, è stato transennato un tratto del lungomare. Nel quartiere Vomero, l’alto numero di prenotazioni dei ristoranti, quasi tutti sold out, ha reso necessario organizzare due turni.
Scenario simile a Bologna dove folla e assembramenti hanno interessato tutto il centro, dai negozi di via Indipendenza ai locali di via del Pratello con aperitivi anticipati che, fino alle 18, hanno reso impossibile trovare un posto a sedere. Nell’ultimo weekend giallo per l’Emilia-Romagna, la corsa all’aperitivo ha fatto alzare l’allerta a Rimini, tra giovani appiccicati con la mascherina abbassata e orari di chiusura dei locali non rispettati.