Venerdì 26 Aprile 2024

"A Mosca sono pronti a eliminare lo zar" Gli 007 di Kiev: ecco i piani per il golpe

Continua la guerra di propaganda. "Tenteranno anche di uccidere Zelensky". Oggi ancora i negoziati: solo la Turchia è ottimista . Nella notte esplosioni nella capitale. Bombardamenti su Mariupol, orrore per le violenze sui civili. Ultimatum russo: lasciate la città

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di Giovanni Rossi

La quarta domenica dell’invasione russa rovescia altra devastazione e morte nell’Ucraina aggredita. Nuovi report su donne ucraine violentate, umiliate, spinte al suicidio, impiccate o bruciate. Altri bombardamenti su Mariupol – da quattro navi sul mare d’Azov – colpendo una scuola con 400 rifugiati. Il quotidiano botta e risposta sul Donbass. Mosca e Kiev si accusano reciprocamente di stragi di civili nelle aree di Donetsk e Lugansk causate da lanci di razzi e cannoneggiamenti. "I nazionalisti ucraini stanno per essere distrutti", sillaba il portavoce del ministro della Difesa russo Igor Konaskenkov. Mosca ricorre per la seconda volta a "missili ipersonici Khinzal" che, partendo dal Mar Nero, distruggono un deposito di carburante e lubrificanti a Mikolaiyv, nel Sud dell’Ucraina, e poi mobilita "missili da crociera Kalibr", addirittura dal Mar Caspio.

Anche gli ucraini si vantano: "eliminato" il 331° reggimento delle Guardie aviotrasportate Kostroma ("un solo sopravvissuto"). Ma subito il comando russo annuncia lo sterminio di almeno "100 militari ucraini e mercenari stranieri" nella regione di Zhytomyr, e la distruzione – con fuoco di artiglieria – di "sei sistemi mobili ucraini Bukovel per la guerra elettronica". Kiev rilancia la notizia di processi militari a Belgorod contro dieci fucilieri russi disertori a Kharkiv, e di avvicendamenti nelle flotta del Mar Nero che assedia Odessa dopo il rifiuto di 130 soldati a combattere. A Kherson un corteo in centro di donne, bambini e anziani con bandiera gialloblù costringe alla retromarcia i camion con la Z.

Durante la notte, ci sono esplosioni a più riprese a Kiev: colpite alcune case e un centro commerciale. La Russia lancia anche un ultimatum a tutte le formazioni militari ucraine e ai mercenari stranieri. L’invito è a lasciare Mariupol nel giro di poche ore senza armi e munizionì. Così il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, citato da Interfax. Secondo Mizintsev, Russia e Ucraina avrebbero approvato "un percorso per l’evacuazione dei cittadini da Mariupol verso un territorio controllato da Kiev". Mosca suggerisce di dichiarare un cessate il fuoco temporaneo per stamattina.

Sempre oggi riprende Il negoziato asimmetrico tra occupanti e occupati. È stallo. I russi spianano le città ma non le conquistano, gli ucraini combattono e non demordono. Il Cremlino vorrebbe trattare l’uscita dal pantano da posizione di forza assoluta. La resistenza di Mariupol, Kharkhiv, Kiev e delle principali aree contese allontana l’obiettivo. E così Mosca potenzia e accelera l’offensiva ma senza un impatto decisivo.

In questa guerra combattuta anche con armi mediatiche, gli 007 ucraini sostengono su Facebook che "nell’élite russa si sta formando un gruppo di persone contrarie a Putin che starebbero considerando la sua fine" spingendosi ad ipotizzare tre morti possibili: avvelenamento, malattia improvvisa, incidente. E, confermando voci già uscite, aggiungono che i russi stanno inviando altri gruppi terroristici – sul modello dei Kadyrovtsy ceceni – per eliminare i vertici ucraini: il presidente Volodymyr Zelensky, il capo dell’Ufficio del presidente Andriy Yermak e il primo ministro Denys Shmygal. Vero o falso? Di sicuro, ogni ipotesi di questo livello, per il solo fatto di essere rilanciata, alimenta suggestioni.

Prova ne sia che già il 3 marzo scorso il ministro lussemburghese Jean Asselborn si sia augurato che il presidente russo sia "eliminato fisicamente da una rivolta, pur di fermare la guerra". In questo caso, sempre secondo l’intelligence di Kiev, l’élite politico-economica di Mosca potrebbe affidare l’interim ad Alexander Bortnikov, direttore del Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, immaginato anti-Putin del momento. Secondo indiscrezioni, il capo del Fsb sarebbe caduto in disgrazia. Ma potrebbe essere chiamato a portare Mosca fuori dalla guerra e dalle sanzioni. In questo clima solo la Turchia rinnova credito ai negoziati in corso.