Lunedì 6 Maggio 2024

Siamo tutti cattivi

Eravamo rimasti con il nostro Paese additato al pubblico ludibrio dei benpensanti europei che incolpavano il governo Conte di abbandonare al loro destino intere frotte di migranti irregolari. Mancava poco a una nuova Norimberga contro l’Italia. Poi abbiamo via via scoperto che i ‘cattivi’ non siamo solo noi. L’ultima peregrinazione della Aquarius si è infranta ieri nei no di Malta e Spagna, e state sicuri che se la nave della Ong tedesca avesse avuto la voglia di spingersi fino a Marsiglia i francesi non sarebbero stati più ospitali, come si è capito dalla dichiarazione dell’Eliseo di ieri sera. E siccome in politica contano i fatti più delle parole, dobbiamo dedurre che la situazione non è molto mutata dal vertice europeo di fine giugno, quando di discorsi se ne fecero tanti ma passi concreti verso una effettiva condivisione del problema immigrazione illegale non se ne videro. La generosità restò una buona intenzione che ha solo rinviato un po’ più in avanti una vera presa di coscienza europea del fenomeno. Nel frattempo si sta mostrando la giustezza della decisione italiana di scuotere l’albero dell’ipocrisia europea, per cui tutto andava bene finché era l’Italia ad accollarsi l’onere della prima accoglienza.

Ora che l’Italia ha detto «anche gli altri facciano la loro parte», si alzano le lamentele. Gli spagnoli, ormai diventati quelli più esposti, hanno lanciato un sos verso la Merkel, e la Cancelliera ha subito incontrato il premier Sanchez stringendo un generoso (per lei) accordo con la Spagna sui ‘secondi ingressi’ in seguito al quale è arrivata a dire che «la Spagna non va lasciata sola», aprendo oltretutto il cordone della borsa per sovvenzionare il Marocco, argine agli ingressi in Spagna.

E quando per anni siamo stati noi a essere investiti dagli sbarchi illegali, la Merkel e gli altri dove erano?