Martedì 30 Aprile 2024

Juncker non basta

Pace fiscale, come funziona Pensioni, quota 100 da febbraio

Jean.Claude Juncker (Imagoeconomica)

Jean.Claude Juncker (Imagoeconomica)

Alla fine, la pace sarà con noi. Fiscale, ovviamente, e già non è poco. O troppo, a seconda dei punti di vista. Quelli di Lega e 5 Stelle, ad esempio, erano molto lontani. Il contratto la prevedeva, ma era una scatola vuota, tutta da riempire. Cosa accaduta, a quanto pare, con tintinnio di manette per gli evasori e nell’unico modo che la politica conosce, in ogni repubblica e ad ogni latitudine: il compromesso.

Pace fiscale, come funziona

Pensioni, quota 100 da febbraio

La manovra che ieri sera ha visto la luce, è come sempre un provvedimento frutto di un infinito taglia e cuci, talmente articolato e complesso che qualunque analisi seria non sarà possibile prima di qualche giorno. Per i cittadini, come per Bruxelles e per i mercati. E se per caso leggerete o sentirete a tamburo battente giudizi definitivi, positivi o negativi, significa che li avevano già in tasca a prescindere. Stando invece all’impatto politico, possiamo dire che ognuno dei due azionisti di governo può legittimamente sventolare la sua bandiera.

Uno anticipa a febbraio la Fornero, l’altro taglia le pensioni vedremo se e quanto d’oro (gli stipendi no?!) spalmando l’operazione-miliardo in tre anni, come si fa quando la si spara troppo grossa. Poi la pace, che non è condono ma gli assomiglia molto: se facessimo la prova del Dna risulterebbero di sicuro parenti stretti. Tante altre cose ovviamente stanno nella finanziaria, dal reddito di cittadinanza a più tasse per le banche, ufficialmente catalogate come cattive in attesa di catalogarle come cattivissime quando, in seguito a questi aumenti, crescerà il costo del credito.

A caldo, solo un altro paio di osservazioni. Primo, da oggi abbiamo finalmente qualcosa di scritto su cui discutere. Fino ad ora, infatti, si è parlato molto di quasi niente, soprattutto nelle fila della maggioranza; chi ragiona adesso, non potrà farlo a vanvera. Secondo, la conferma dei punti cardine del contratto di governo non è affatto detto che piaccia a Europa e operatori finanziari. Anzi. Vedremo già stamattina. Può darsi che qualche provvedimento grondi più demagogia che sostanza. E saranno dolori. Ma ne grondava altrettanto chi pensava che stessero scherzando.

Che bastasse uno Juncker per innestare la marcia indietro.