Lunedì 29 Aprile 2024

Maro, oggi ne torna a casa solo uno «Cure per quattro mesi in Italia»

dall’inviato Alessandro Farruggia TARANTO TORNERÀ qui, nella sua Taranto, per quattro mesi. E si spera che questi 122 giorni siano decisivi per lo sblocco dell’intera vicenda e per la liberazione anche di Girone. La Corte Suprema indiana ha dato il nulla osta al rientro in Italia di Massimiliano Latorre, per quattro mesi di convalescenza dopo l’ischemia transitoria che l’ha colpito il 31 luglio. La nave San Giusto — che a bordo ha un nutrito team di fucilieri del San Marco — aveva appena attraccato quando dall’India è giunta la buona novella: «Massimiliano torna a casa». «Questa sì che è una bella notizia», ha commentato su Twitter sua figlia Giulia, che agli amici ha confidato che il padre arriverà probabilmente domani a bordo di un volo organizzato dalla Presidenza del Consiglio «anche se stanno cercando di farlo atterrare già sabato sera». Dopo oltre due anni e mezzo di rinvii, la giustizia indiana è stata per una volta sollecita. In un’udienza durata circa 30 minuti e presieduta dallo stesso presidente R.M. Lodha, il team dei legali della difesa ha consegnato ai giudici due garanzie scritte, una dell’ambasciatore d’Italia Daniele Mancini e l’altra dello stesso Latorre, in cui si assicura il rispetto delle condizioni poste dalla Corte stessa per ottenere il ritorno del fuciliere al termine della sua convalescenza in Italia. IL RAPPRESENTANTE legale del governo, l’additional sollicitor general P.S. Narasimha, ha confermato che non c’erano obiezioni alla concessione del permesso su basi umanitarie, come aveva anticipato lunedì il ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj. Il presidente Lodha, accingendosi a emettere l’ordinanza relativa all’autorizzazione, ha però sostenuto che essa sarebbe diventata operativa solo dopo la presentazione di una nuova garanzia scritta «non ambigua e non equivoca» da parte di Latorre. Cosa prontamente avvenuta in serata. E ai legali di Latorre è stata notificata in serata l’ordinanza e riconsegnato anche il passaporto, con visto d’uscita e visto di reingresso tra 4 mesi. E Roma ringrazia. «Collaborazione con la giustizia indiana e stima per il premier Modi e il suo governo. Lavoreremo insieme su tanti fronti», ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Renzi, stimi l’India perché rimanda a casa Latorre per 4 mesi dopo un’ischemia e 2 anni di detenzione illecita? Sei impazzito?», gli ha subito risposto il presidente di Fratelli d’Italia-An, Giorgia Meloni. Ma è evidente che i toni elogiativi confermano che la strategia è ancora quella dell’intesa cordiale con gli indiani. «Con questa decisione, che il governo italiano apprezza molto — ha infatti detto il ministro degli Esteri Flavia Mogherini — i giudici indiani hanno riconosciuto la condizione di sofferenza del nostro militare. Al di là della soddisfazione per la decisione della Corte, resta ferma la volontà e la determinazione del governo italiano a trovare in tempi rapidi una soluzione definitiva». In totale sintonia la collega della Difesa. «Esprimo soddisfazione — ha detto il ministro Roberta Pinotti — per questa decisione, che dimostra la sensibilità dei giudici indiani», aggiungendo che «ora il nostro pensiero è per Girone». Già, Girone. Per lui sarà un altro Natale in India. «Siamo felici e molto contenti del rientro di Massimiliano in Italia, perché la patologia è quella che è, e tutta la nostra famiglia, col cuore, spera possa rimettersi», ha detto il papà di Salvatore Girone, Michele. «Speriamo — ha aggiunto —_che questo sia un passo avanti verso la risoluzione di tutta la vicenda».