Sabato 27 Luglio 2024
ALESSANDRO BELARDETTI
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Molestie, Robin Wright perdona Kevin Spacey: "Gli va data una seconda chance"

La moglie del premio Oscar nella serie tv 'House of cards', parla in un'intervista delle accuse a Spacey, scaricato da Netflix dopo la bufera sui presunti abusi. "Vedere la propria vita spiattellata in pubblico incubo per tutti"

Kevin Spacey e Robin Wright nella serie tv 'House of cards' (Netflix)

Kevin Spacey e Robin Wright nella serie tv 'House of cards' (Netflix)

New York, 2 settembre 2018 - La star di Hollywood, Robin Wright, apre la sua porta al premio Oscar, Kevin Spacey, finito nella bufera dopo aver confessato di essere omosessuale e dopo essere stato accusato da decine di attori di averli molestati: "Credo che ogni essere umano abbia le capacità per riabilitarsi dai propri errori. Per questo, io credo assolutamente nel dare una seconda chance alle persone: tutto ciò si chiama crescere". Sono parole forti, di perdono, forse le prime che si sentono nei confronti del divo Kevin Spacey, scomparso da mesi e finito nella stessa clinica di disintossicazione del sesso in cui è andato il produttore Harvey Weinstein. Spacey è tornato nei cinema a metà agosto con il film 'Billionaire boys club' che nel giorno d'esordio ha guadagnato appena 126 dollari in totale.

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La bellissima Wright, 52enne ex moglie di Sean Penn, ha recitato nella serie tv di successo 'House of cards' assieme a Kevin Spacey, fino a quando lui non è stato cacciato da Netflix per lo scandalo delle molestie. Lei interpreta la moglie del deputato del Partito Democratico Usa, Frank Underwood (Spacey), che si vendica del presidente neo eletto per "aver tradito le sue promesse elettorali". L'attrice, nell'intervista a Net-a-Porter, quando le è stato chiesto se Kevin Spacey meritasse una simile sospensione della carriera cinematografica, ha preferito alzare le mani: "Non so davvero cosa rispondere".

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"Se mi dispiace per quello che è successo a Kevin? Mi dispiace per chiunque la cui vita viene spiattellata nell'arena pubblica, è un incubo. Condividiamo le performance con gli spettatori e il fatto che il nostro privato venga messo in mostra è il lato che odio del nostro lavoro. Ritengo che tutto ciò che è strettamente personale debba restare tale: positivo, negativo o neutro che sia", ha risposto Robin Wright nell'intervista.