Lunedì 29 Aprile 2024

WGC: la prima di Lowry

L'irlandese conclude il torneo con un giro spettacolare, supera Rose, Furyk e Watson aggiudicandosi il torneo e i numerosi benefici ad esso legati. Molinari nelle retrovie

Shane Lowry

Shane Lowry

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EPILOGO: Tutti si aspettavana una sfida tra Furyk e Rose, con l'eventuale inserimento di Watson. Invece nel giro finale ha prevalso il pi determinato ma anche quello che ha sbagliato meno. Shane Lowry ha giocato le ultime 18 buche senza timore, attaccando le aste e recuperando nelle tre occasioni in cui è stato costretto a farlo. Determinaneti per il suo successo i putt imbucati alla 14 e alla 17 per savare il par e rimanere al comando. Ci si era portato alla 10 grazie a un colpo tanto spettacolare, quanto aiutato dalla fortuna di un buon rimbalzo, che aveva portato la sua palla vicino all'asta passando sopra ad alberi altissimi. La 72ma buca è stata il simbolo del suo giro. Primo colpo in mezzo agli alberi, un piccolo buco per arrivare in green, grande colpo condito da determinazione e fortuna con un albero che frena la palla facendola atterrare in zona birdie. Lo ha vinto lui ma lo hanno anche perso gli altri.

Jim Furyk ha perso il suo undicesimo torneo partendo da leader dopo il terzo giro. Di colpo la precisione dell'americano è diventata paura e così le piste dal tee un iraggio. Rose ha sbagliato quattro putt dalla corta distanza mentre Bubba Watson, devastante e preciso con il drive, si è dimostrato un giocatore mediocre con il wedge in mano. Palline sempre a 7/10 metri dall'asta e possibilità di birdie molto complicate. 

Con questa vittoria Lowry, 28enne di Mullingar, ha colto il terzo titolo in carriera, dopo i due ottenuti nell’European Tour. Essendo la gara valida anche per il PGA Tour ha ricevuto un’esenzione di tre anni per il circuito americano e così vedremo emigrare un altro forte giocatore che salterà l'oceano.

Speith ah concluso il torneo con un altro giro stto il par ed è parso stesse giocando in previsione di giovedì quando scenderà in campo, a fianco di McIlroy, nell'ultimo major stagionale. Probabilmente aveva la testa al PGA anche Francesco Molinari che ha termianto al 61° posto con +10 totale. Il torneo del torinese è stato probabilmente concluso nelle ultime buche del terzo giro quando, con un parziale di +5 in tre buche, ha abbandonato le possibilità di tornare nella parte alta della classifica.

TERZO GIRO: Justin Rose, con uno strepitoso giro in -7 e lo score di -9, ha raggiunto Jim Furyk in vetta alla classifica. Non ha avuto tentennamenti Justin Rose, in risalita dall’ottava posizione con sette birdie senza bogey. Jim Furyk, invece, ha girato in 69 (-1) colpi con tre birdie e due bogey, ma nel finale ha faticato per evitare di perdere la leadership salvandosi da un paio di bogey con ottimi putt. Comunque è scemato il vantaggio di quattro colpi che aveva dopo 36 buche.

Ha tenuto l’irlandese Shane Lowry, terzo con -7 e con buone speranze di partecipare alla lotta per il titolo, mentre anche se sono al quarto posto con -5 dovranno sicuramente affidarsi a un giro di altissimo livello, avendo quattro colpi da recuperare, Bubba Watson, l’australiano Steven Bowditch, l’inglese Ian Poulter e lo svedese Henrik Stenson. Dopo una buona partenza, ha rallentato il nordirlandese Graeme McDowell, ottavo con -4,  e sono fuori gioco Rickie Fowler, 15° con -1, e Jordan Spieth, 17° con il par.

Ancora una giornata poco favorevole a Francesco Molinari che, con il secondo parziale consecutivo di +4, è sceso dal 46° al  58° posto con +7 totale. Rammarico per il torinese che era sotto par dopo 14 buche (-1 con due birdie e un bogey) ma è incappato in un bogey alla buca 15 e un pesante triplo, con ben due palline in acqua da meno di 100 metri, alla 16 per un triplo bogey che gli ha tagliato le gambe. Bogey anche alla buca 17 e speranze di un piazzamento in alta classifca svanite. 

SECONDO GIRO: Francesco Molinari è sceso dal 14° al 46° posto con +3, dopo un parziale di 74 (+4). I problemi per Molinari sono iniziati alla quarta buca con un bogey, che sono diventati tre all’ottava. L’unico birdie alla nona sembrava il segnale di un cambio di rotta, ma nel rientro sono arrivati altri due bogey.  

Jim Furyk ha bissato il -4 iniziale e con lo score di -8 e ha preso il comando lasciando a quattro colpi Dustin Johnson, Bubba Watson e l’irlandese Shane Lowry, tutti in rimonta da metà graduatoria. Furyk, 45enne di West Chester (Pennsylvania) con 17 titoli nel tour, l’ultimo ottenuto quest’anno dopo cinque stagioni a secco, ha nel palmares un major (US Open, 2003), ma non vi figurano successi in eventi del WGC. Si è procurato l’occasione per colmare la lacuna , come detto, con un 66 prodotto di un cammino un po’ irregolare, con sette birdie e tre bogey, ma indubbiamente efficace. Sei birdie per tutti e tre i primi inseguitori, insieme a due bogey per Watson e per Lowry (66) e a tre per Johnson (67, -3). In quinta posizione con -3 il nordirlandese Graeme McDowell, lo svedese Henrik Stenson e il neozelandese Danny Lee, leader dopo 18 buche, e in ottava con -2 Jordan Spieth, rinvenuto dalla 22ª autore di sei birdie ma quattro bogey.

PRIMO GIRO: Francesco Molinari ha iniziato nel migliore dei modi il terzo WGC della stagione. Il torinese, al via dalla 10, ha messo subito a segno un birdie, poi ha avuto un andamento altalenante con bogey-birdie-bogey per passare in par (35) al giro di boa. Le prime due buche del percorso, per lui decima e undicesima, permettevano di guadagnare due colpi e Molinari ha centrato l'obiettivo. Quindi un bogey e cinque par per il 69 finale, il campo è par 70, e il 14° posto. Meno preciso dal tee è stato molto efficace con il putter.   Ha preso il comando con -5 il neozelandese Danny Lee, ma sono subito dietro buona parte dei migliori del lotto. Lo seguono a un colpo Jim Furyk e il nordirlandese Graeme McDowell e con -3 Rickie Fowler e l’inglese Justin Rose. In sesta posizione con 68 (-2) Webb Simpson, Robert Streb, lo svedese Henrik Stenson, gli inglesi Paul Casey, Lee Westwood e Ian Poulter, il francese Victor Dubuisson e il giapponese Koumei Oda. È in bella compagnia Molinari  con Dustin Johnson, Keegan Bradley, Brooks Koepka, Kevin Na, con l’australianoJason Day, con il giapponese Hideki Matsuyama e con il danese Soren Kjeldsen.   Non è stato proprio impeccabile Jordan Spieth, 22° con il par, ma il ritardo non è preoccupante per uno della sua classe. Hanno ampi margini per rimontare anche Bubba Watson, Zach Johnson, il tedesco Martin Kaymer e il sudafricano Charl Schwartzel, stesso score di Spieth.   PROLOGOFrancesco Molinari è tra i 77 protagonisti del WGC-Bridgestone Invitational, penultimo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships in programma sul percorso South del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio. Il nostro portacolori è alla sesta presenza in tale evento dove ha ottenuto il miglior piazzamento con il 15° posto nel 2011. Complessivamente ha disputato 21 gare del WGC (Bridgestone Invitational 5, Cadillac Championship 5, Cadillac Match Play 6 e HSBC Champions 5). Ha iniziato la sequenza nel 2009 dall’HSBC Champions, che ha vinto nel 2010 e che ha saltato nel 2014, unica defezione nella striscia.

  Per una volta fanno rumore gli assenti: infatti mancheranno il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno mondiale, campione uscente e ancora alle prese con l’infortunio alla caviglia, e Tiger Woods, che ha vinto questo torneo per ben otto volte, l’ultima nel 2013.   Favorito d’obbligo Jordan Spieth, numero due del World ranking, che ha una nuova occasione per salire sul tetto del mondo, superando McIlroy, attualmente avanti per poco più di un punto. Lo statunitense, che ha appena festeggiato i 22 anni, è reduce da tre settimane di riposo seguite all’Open Championship e torna deciso a dare corpo alle proprie ambizioni e a cogliere il quinto successo stagionale e il primo in un WGC. Saranno in tanti, comunque, a tentare di cambiare i suoi piani. Sembrano più tonici Zach Johnson, caricato dalla vittoria proprio nell’Open Championship, Dustin Johnson, anche se in Scozia ha brillato solo per 36 buche, Rickie Fowler, l’inglese Justin Rose e gli australiani Jason Day e Adam Scott.     Il montepremi è di ben 9.250.000 dollari con prima moneta di 1.570.000 dollari.