Lunedì 29 Aprile 2024

Superfarmaco contro tutti tipi di epatite C

Aifa annuncia accordo con Gilead e dichiara rimborsabile Epclusa, la panacea in grado di debellare con una unica compressa tutti i tipi di infezione causata da virus Hcv

Foto della campagna per il trattamento Hcv dal sito epclusainfo.com

Foto della campagna per il trattamento Hcv dal sito epclusainfo.com

Roma, 28 aprile 2017 - L'epatite C ha le ore contate. Arriva in Italia un antivirale che completa la gamma dei moderni superfarmaci in grado di debellare Hcv. L'Aifa annuncia di aver dato semaforo verde a Epclusa, medicinale pangenotipico che sposa i principi attivi sofosbuvir e velpatasvir. Una panacea che riunisce in una sola compressa due medicamenti in grado di spazzare via dall'organismo le tipologie 1-2-3-4-5-6 del virus nemico del fegato orfano di vaccino.

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco che autorizza l’ammissione alla rimborsabilità. Il direttore generale di Aifa, Mario Melazzini, ha dichiarato in un comunicato che l’accordo con GileadSciences abbatte i costi, e con i nuovi criteri segna un passo avanti significativo nella sostenibilità del piano di eradicazione dell’epatite cronica da virus C. Una operazione di cui si avverte tutta l'esigenza, basti pensare alle migliaia di persone che finora sono rimaste fuori dal trattamento, a quelle che non rispondevano a interferone e ribavirina, a quante hanno contratto genotipi virali relativamente rari, le coinfezioni con Hiv, i soggetti fragili con comorbidità anche gravi.

«Siamo soddisfatti dell'esito della trattativa. Epclusa va ad aggiungersi alle altre molecole già disponibili (Daklinza, Harvoni, Olysio, Sovaldi, Viekirax, Exviera, Zepatier) questo significa che i pazienti italiani hanno adesso a disposizione tutti gli strumenti terapeutici esistenti sul mercato», ha aggiunto Melazzini. Dal punto di vista economico bocche cucite in via del Tritone, dalla base di listino di 16.600 euro si pensa che il prezzo di partenza in Italia sia stato scontato di un buon 50%, dunque fissato intorno agli ottomila euro. Seguendo un criterio di scala legato ai volumi di prodotto, il prezzo alla fine potrebbe scendere fino al 20%, per un importo corrente di quattromila euro a carico del sistema sanitario per ciascun paziente.

«I trattamenti a base di sofosbuvir sono sostenibili per il Servizio sanitario nazionale e rappresentano un'innovazione senza precedenti, combinando l'ottima efficacia (primo regime in singola compressa giornaliera attivo su tutti i genotipi del virus dell'epatite C) alla praticità (ciclo di cura a 12 settimane) con una buona tollerabilità», ha commentato Bob Roosjen, direttore generale Gilead Italia. In due anni di disponibilità del primo regime a base di sofosbuvir, oltre un milione di persone con epatite C sono state trattate nel mondo. La casa farmaceutica aveva reso disponibile gratuitamente sofosbuvir prima della commercializzazione in Italia a mille pazienti con epatite C in attesa di trapianto di fegato o già trapiantati. Ad oggi, su questo versante, oltre 55.000 soggetti sono stati trattati con medicinali Gilead, il 95% di loro è guarito o in fase di guarigione.

Epclusa, la prima delle terapie di nuova generazione, sta mantenendo anche nel mondo reale le promesse fatte nei test clinici. Lo affermano studi presentati al congresso Easl (European association for the study of Liver) riportati da Alessandra Mangia, Ospedale Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo. Negli Usa, dall'estate scorsa, il farmaco è prescrivibile, e tra le altre applicazioni risulta largamente impiegato in pazienti con genotipo 2 e 3, per entrambi ha ridotto la durata della terapia, e l'utilizzo della ribavirina, cosa che nel genotipo 3 non era possibile, mentre tutte le risposte virologiche complete sono estramemente promettenti.

L’epatite C è una questione prioritaria di salute pubblica: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono circa 170 milioni le persone infette. Solo nel nostro Paese la prevalenza di individui positivi all’Hcv potrebbe sfiorare il 2% della popolazione, con una stima di circa 1,2 milioni di infetti. Dei 6 genotipi che causano l’infezione cronica il GT1 è il più comune in Europa, rappresentando più del 66% dei casi, e il sottotipo 1b è il più diffuso nella maggior parte dei Paesi europei, tra i quali l’Italia, dove costituisce il 51% del totale dei casi.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale

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Epatite C: da oggi disponibile per i pazienti italiani il nuovo farmaco per tutti i genotipi del virus

Milano, 15 maggio 2017 - Epatite C: da oggi disponibile per i pazienti italiani Epclusa, il primo regime in singola compressa giornaliera efficace contro tutti i genotipi del virus. La nuova terapia, che combina i principi attivi sofosbuvir e velpatasvir, è già stata ammessa alla rimborsabilità dall’Agenzia Italiana del Farmaco, e la relativa determina era stata pubblicata il 26 aprile in Gazzetta Ufficiale. In conseguenza, a partire da oggi, i pazienti italiani potranno usufruire in concreto del nuovo trattamento. L’associazione di velpatasvir e sofosbuvir rappresenta il primo e unico regime a dosaggio fisso in grado di garantire tassi elevati di risposta virologica dopo un trattamento di sole 12 settimane, e ciò nei pazienti con tutti i genotipi di HCV, quindi a prescindere da una previa verifica dello specifico genotipo di infezione contratta dal singolo paziente.