Venerdì 26 Aprile 2024

Servizio sanitario, visite e analisi a due velocità

Indagine UniSalute, il 47% degli intervistati lamenta macchinosità nelle prenotazioni presso ospedali ma si fida delle strutture pubbliche. Gli ambulatori privati apprezzati per la tempestività

Bologna, 25 maggio 2015 - La sanità pubblica soffre i tagli alla spesa e la macchinosità della sua burocrazia. Secondo la ricerca dell’Osservatorio UniSalute, la qualità dell'offerta nelle strutture pubbliche negli ultimi due anni è meno brillante: è questa la sensazione del 47% degli intervistati, mentre il 10% crede invece sia migliorata. Un italiano su cinque (20%) considera in primis il rapporto tra prestazioni e costi. Il 18% guarda ai tempi di attesa per esami clinici, screening, erogazione di farmaci e visite (soprattutto le donne, 22%) mentre il 12% è attratto dalla modernità delle strutture (in particolare gli uomini, 17%).

Il servizio sanitario nazionale piace perché i costi sono contenuti (62%) e il personale è competente e preparato (30%). L'ospedalità privata (in linea con i dati Aiop) conferma nella tempistica il proprio punto di forza. La stragrande maggioranza degli intervistati (82%) ritiene che l’offerta privata sia competitiva e preferibile. Gli italiani riconoscono dunque caratteristiche positive nel modello assistenziale a due velocità. Se il 28% degli intervistati crede che a offrire il servizio di maggiore qualità siano i grandi ospedali pubblici, percentuali simili sono raggiunte anche dagli ospedali privati accreditati (29%). Spesso e volentieri, tra ticket e tempo risparmiato, per una persona che lavora conviene pagare di tasca propria una prestazione sanitaria piuttosto che accodarsi.

Si sta affermando un modello che considera medici e ospedali non in base a etichette, tramontano vecchie ideologie che separavano i servizi basic da quelli a pagamento. Le assicurazioni sanitarie integrative colmano da parte loro le lacune e gli spazi trascurati dai livelli essenziali di assistenza.

Fiammetta Fabris (UniSalute) nel commentare i dati dell'Osservatorio rileva che sanità pubblica e privata non devono essere viste in contrapposizione, anche alla luce dei mutamenti sociali ed economici che il Paese sta vivendo in questi anni. La sanità privata viene vista come supporto e integrazione, l'accesso a tali offerte dovrebbe essere facilitato per permettere a tutti cittadini di poter usufruire della più ampia offerta di prestazioni mediche a costi contenuti.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale