Mercoledì 24 Aprile 2024

In USA allo studio sistemi per tenere lontani i droni dagli aeroporti

Studiosi, ricercatori e autorità danno il via alla collaborazione per il test di rilevazione droni in aree proibite. Si parte dal JFK di New York

Drone (Foto archivio)

Drone (Foto archivio)

I droni, soprattutto quelli volanti, sono arrivati sul mercato con un largo anticipo rispetto ad una accurata legislazione per regolarne l'utilizzo. Fotografi e videomaker, così come i semplici appassionati, hanno da subito apprezzato le grandi possibilità creative offerte da questi strumenti, che però possono risultare pericolosi soprattutto in determinate aree. Sono già stati segnalati diversi incidenti per impatto con aerei nei pressi degli aeroporti, finiti per ora senza conseguenze gravi, ma il problema esiste.

Se a questo si aggiunge il pericolo terrorismo (ad esempio equipaggiando un drone con una piccola quantità di esplosivo), appare chiaro l'altissimo grado di apprensione da parte di chi deve controllare aeroporti, spazi aerei sensibili e altre situazioni di potenziale rischio.

La FAA statunitense, insieme a diverse personalità dell'ambito accademico, produttori di droni e l'FBI, hanno dato il via ad una fase di test per un sistema in grado di rilevare droni in ambito aeroportuale e zone limitrofe, iniziando dall'immenso JFK di New York. Un compito gravoso, che intende rilevare e possibilmente neutralizzare velivoli multirotore e anche ad ala fissa, con tutte le problematiche del caso.

Non sarà per nulla facile, sia per le dimensioni dei droni, sia per la difficoltà a distinguerli da altri aeromobili di piccole dimensioni o anche volatili. Ecco perché sono coinvolte anche le migliori menti del mondo accademico: un radar, per quanto speciale, di certo non basta.