Verona, 30 maggio 2015 - Da Verona a Berlino la strada è lunga, ma la Juventus va di slancio verso la finale di Champions League. I bianconeri salutano il campionato con un pareggio beffardo nell'ultimo test prima della supersfida contro il Barcellona, in programma tra una settimana esatta. Al Bentegodi segnano Pereyra e Llorente, due che contro Messi e compagni dovrebbero partire dalla panchina, ma pedine preziosissime su cui Allegri sa di poter contare. Resta invece a bocca asciutta Tevez, sconfitto nel duello a distanza con Luca Toni con in palio la corona del re dei bomber. L'attaccante modenese firma il primo pareggio dell'Hellas e sale a 22 in campionato, due in più dell'argentino che all'88' si fa parare da Rafael il rigore del possibile 3-1. Gomez realizza il 2-2 in pieno recupero, un attimo dopo l'espulsione di Pepe. A separe Toni dal titolo di capocannoniere c'è solo Icardi (20) che domani, contro l'Empoli.
Juve sottotono in avvio e Verona più intraprendente e subito pericoloso con Toni. Pian piano i bianconeri crescono: Llorente coglie la traversa con una bella girata volante, poi Pereyra trova il vantaggio con un gioiello all'incrocio da fuori area. L'Hellas gioca tutto per il suo bomber, ma Toni è impreciso due volte sottoporta. Nel finale si vede anche Tevez, con un diagonaledeviato da Marquez in angolo.
Inizio secondo tempo scoppiettante: dopo 3' il Verona trova il pareggio con il solito Toni che finalizza con un diagonale imprendibile per Buffon una azione di contropiede orchestrata da Hallfredsson. La gioiaper il pareggio dura poco, però, perchè al 12' la Juve si riporta in vantaggio con una deviazione sottomisura di Llorente su assist di Padoin, imbeccato da Pirlo. La Juve sembra in controllo e ha a disposizione addirittura il rigore del 3-1, ma Rafael ipnotizza Tevez con un grande intervento e successiva dedica a Toni. Finale scoppiettante: Pepe viene espulso per un fallo inutile a centrocampo. Proprio sul calcio piazzato seguente, il Verona trova il gol del pareggio con Juanito Gomez, scaltro nell'anticipare Buffon rimasto a metà strada. Il Bentegodi esplode di giocia, Mandorlini corre a esultare sotto la curva mentre Allegri lo guarda perplesso dalla panchina. Avrà modo di rifarsi.