Mercoledì 24 Aprile 2024

Tavecchio: "Mia battuta infelice". Albertini: "Mette in difficoltà l'Italia". Galliani non cambia idea

Nuove reazioni sulle frasi del favorito alla presidenza Figc. Lo sfidante attacca: "Dovremmo essere meno tolleranti". Il Milan non cambia idea: "Nostro appoggio resta". Marotta: "Per la Juve è inadeguato"

Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini, candidati alla presidenza della Figc (Ansa)

Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini, candidati alla presidenza della Figc (Ansa)

Milano, 28 luglio 2014 - "Una frase che si commenta da sola, ci ha messo in difficioltà a livello internazionale. Ci dispiace, ma credo assolutamente che dobbiamo cercare di dare il buon esempio, se vogliamo far crescere e parlare ai tifosi dobbiamo essere meno tolleranti". Demetrio Albertini, sfidante di Carlo Tavecchio per la presidenza della Figc, ha commentato così la polemica che coinvolge e impesierisce i vertici del calcio italiano in vista delle elezioni dell'11 agosto il cui esito non sembra più così scontato dopo l'intervento di Fifa e Commissione Europea e lo smarcamento di alcuni club prima favorevoli al 71enne presidente della Lega dei Dilettanti (Fiorentina, Sampdoria e Cesena, oltre a Roma e Juventus). "Le lettera della Fifa? A livello internazionale abbiamo un rapporto diretto. Mi dispiace molto, ma conosciamo tutti le regole e la tolleranza zero verso alcuni tipi di comportamento. Se in Serie A qualcuno sta cambiando idea sull'appoggio a Tavecchio? Ho letto alcune dichiarazioni di alcuni presidenti ma non ho ancora fatto verifiche in queste ore - conclude Albertini - Ci saranno degli incontri in questa settimana, non so però quale sarà il percorso da qui a giovedì quando incontreremo Malagò". 

PARLA TAVECCHIO: "HO CHIESTO SCUSA" - "Sono diventato più importante di Sua Santità, della guerra in Palestina e del Tour de France per un'uscita infelice. Ammetto di aver sbagliato e ho chiesto una, due, dieci, venti volte scusa. Ma per il mio vissuto, privato e pubblico, posso dire anche con arroganza che poche persone hanno fatto quello che ho fatto io per il terzo Mondo. Per me parlano i fatti, tralasciando quello che ho fatto in Africa, il provvedimento che ha messo in condizione 10mila soggetti extracomunitari di poter essere schierati in campo è stato preso un anno e mezzo fa dalla Lega Nazionale Dilettanti che presiedo".

GALLIANI CONFERMA L'APPOGGIO A TAVECCHIO - "Quella di Tavecchio è stata una battuta infelice, ma adesso viene dipinto come un razzzista. Invece lì finisce. La posizione del Milan non cambia". Lo ha detto Adriano Galliani, ad del Milan. "La vita di Tavecchio è sempre stata improntata alle istituzioni, non è un razzista", ha aggiunto. Galliani ha quindi salutato Albertini: "Lo conosco da bambino, quando giocava con le giovanili del Milan e con lui rapporto personale è ottimo".

JUVE RESTA CONTRARIA - Tra i contrari c'è la Juventus che ha ribadito la propria posizione attraverso le parole dell'ad Martta: "E' stata una battuta infelice e fuori luogo. La Juve, che ha dato suo contributo a stendere il programma, ma non ha trovato convergenze nel candidato perché lo ritenevamo inageduato e riconfermiamo la nostra posizione. Mi sembra che parecchie società abbiano cambiato idea, il fronte si è spaccato e lo scenario è ancora tutto da definire".

ATALANTA, PARLA MARINO - "Se c'è da discutere credo che la Lega sia la sede più opportuna per farlo, non vedo quindi adesso l'opportunità di posizioni singole. Tavecchio ha fatto una battuta sicuramente infelice - le parole del dirigente - però non credo che possa intaccare un discorso quasi unanime uscito pochi giorni fa. Ancora non è stata discussa al nostro interno e penso che la cosa migliore sia semmai ridiscuterne modo democratico e vederci prima dell'11 agosto. L'ipotesi commissario "mi pare un tantino avventata, ovvio che non è che una cosa che si possa escludere, ma se ci sono due candidati non credo che si possa andare a un commissariamento".