Venerdì 26 Aprile 2024

Simon fredda una volitiva Cantù. Il derby va all Olimpia che vince 85-79

Il croato segna 26 punti - di cui 10 nel terzo quarto - e ispira l'ottimo secondo tempo dei milanesi che vincono il derby 85-79

Krunoslav Simon (LaPresse)

Krunoslav Simon (LaPresse)

Desio, 10 gennaio 2017 – L'EA7 Milano si aggiudica il tanto atteso derby contro Cantù – oggi targata Forst (storico sponsor della Cantù dei tempi d'oro) per festeggiare i suoi 80 anni di storia – vincendo 85-79 davanti ad un PalaDesio pieno in ogni ordine di posto. I biancorossi, dopo aver sofferto in difesa la fisicità e l'intraprendenza dei brianzoli – trascinati da un ottimo Johnson (15 punti nei primi 20 minuti per lui) – nel primo tempo, si scatenano nel terzo quarto salendo di tono sul piano difensivo e atletico e prendendo il controllo delle operazioni grazie ai canestri dello scatenato Krunoslav Simon – migliore in campo della serata e autore di 10 dei suoi 26 punti finali nel solo terzo quarto – e del duo composto da Zoran Dragic (14 punti) e Jamel McLean, capace anche di disinnescare difensivamente Johnson. Nel finale poi la Forst ci ha provato ancora ma Milano ha saputo controllare senza rischiare troppo. A fare la differenza, oltre alla grande intensità milanese nel secondo tempo, sono state le altissime percentuali nel tiro da fuori dei meneghini che hanno segnato 9 triple su 18 tentativi.

Avvio scoppiettante che vede Milano cominciare bene grazie al tiro da fuori e prendere quasi subito 7 lunghezze di margine grazie all'ottima vena realizzativa di Simon (8 punti) e Dragic (13-6). Darden e Johnson limitano i danni sfruttando atletismo e tiro da fuori e ricucendo lo strappo fino al -2 (20-18) che costringe Repesa al timeout da cui Milano esce con i canestri di Pascolo e Simon a cui però Calthes risponde presentandosi al suo nuovo pubblico con 7 punti in un amen che portano avanti i suoi (25-24) e – visti gli errori successivi di Simon e Pascolo – mette un punto esclamativo su un primo quarto decisamente equilibrato e dominato dagli attacchi. L'ex Panathinaikos è scatenato e insieme a Callahan griffa il +3 della Forst (29-26). Quando l'americano di origini greche scende in panchina ci pensa Johnson ad ereditare le chiavi dell'attacco canturino mettendo a ferro e fuoco la difesa di una Milano che davanti fatica a far girare il motore a pieni giri e dietro subisce le folate muscolari dell'ex pistoiese che grazie ad un gioco da tre punti manda a bersaglio il +5 canturino siglando il suo quindicesimo punto in meno di 17 minuti (40-35). Macvan accorcia le distanze dalla linea della carità e Darden le riallunga da fuori prima del tiro in area di Simon che è la chiosa sul primo tempo chiuso dalla Forst a +4 (45-41).

Gli ospiti rientrano in campo con piglio più propositivo e riescono a rimettere il naso avanti grazie ai canestri in rapida successione di Simon, Macvan e McLean che, dopo averlo subito nel primo tempo, riesce a prendere le misure a Johnson (54-49). Queste giocate ridanno grande fiducia all'EA7 che in difesa alza un muro e in transizione grazie a Simon e Dragic ritocca il suo vantaggio sino al 58-51. Johnson segna il primo canestro del suo secondo tempo dopo 7 minuti per provare a spezzare il ritmo acquisito dai milanesi che fanno centro con due triple di uno scatenato Dragic e lo slalom in area di Simon che deposita a canestro il +12 esterno (67-55) dopo un bellissimo slalom. Prima del suono della terza sirena poi c'è ancora tempo per il gol dell'ex Cinciarini che fissa il parziale sul 69-55. Nonostante le difficoltà, Cantù prova a trovare le energie per reagire e comincia l'ultimo quarto con 5 punti di Dowdell e Calathes. Milano, dal canto suo, pur mantenendo un vantaggio che oscilla tra gli otto e i dieci punti, non strappa e così finisce per subire l'ennesimo, generoso, rientro della Forst che tenta di riaprire i giochi con la tripla di Jonhson a 2' dal suono dell'ultima sirena (81-75). Sul ribaltamento però, con grande freddezza, Kalnietis replica all'americano segnando di fatto da oltre l'arco il canestro della staffa perché nei secondi finali la Forst riesce solo a limitare i danni.