Mercoledì 24 Aprile 2024

Mondiali scherma, l'Italia chiude in trionfo: uomini e donne oro nel fioretto a squadre

A Mosca, il Dream Team rosa Errigo-Di Francisca-Vezzali-Batini domina la finale contro la Russia e si conferma sul tetto del mondo per la terza volta consecutiva. Poi gli uomini (Baldini, Cassarà, Avola e Garozzo) si ripetono contro i padroni di casa

Di Francisca, Errigo, Batini e Vezzali oro nel fioretto (Twitter)

Di Francisca, Errigo, Batini e Vezzali oro nel fioretto (Twitter)

Mosca, 19 luglio 2015 - Il Dream Team non sbaglia mai. Gli uomini si adeguano e i mondiali di scherma si chiudono in trionfo per l'Italia. Nell'ultima giornata di gare arrivano due medaglie d'oro nel fioretto a squadre, entrambe conquistate battendo in finale la Russia padrone di casa. Prima ci hanno pensato Elisa Di Francisca, Martina Batini, Arianna Errigo e Valentina Vezzali (lasciata a riposo in finale dal ct Cipressa). A Mosca, la azzurre si sono imposte 45-36 completando il tris dopo i successi di Budapest nel 2013 e Kazan un anno fa. E i numeri diventano impressionanti per le campionesse olimpiche in carica: fanno 15 titoli iridati. 

Per le sorelle d'Italia è stata una cavalcata trionfale che ha riscattato anche una prova individuale non troppo fortunata. Dopo aver sconfitto per 45-13 la Spagna nell'assalto dei sedicesimi, le azzurre hanno superato per 45-25 il Giappone, per avere poi la meglio in semifinale  contro l'Ungheria col netto punteggio di 45-18. Il rammarico è che alle Olimpiadi di Rio del prossimo anno il fioretto a squadre non farà parte del programma. La medaglia di bronzo è andata alla Francia. 

Gli azzurri del fioretto oro ai mondiali di Mosca (Afp)

ANCHE GLI UOMINI IN FESTA - Quindi è toccato alla squadra maschile raddoppiare la festa per i nostri colori. Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Giorgio Avola e Daniele Garozzo hanno replicato il successo sulla Russia dell'ex ct azzurro Cerioni per 45-38. Guidati in panchina da Andrea Cipressa, gli azzurri lottano punto a punto, mantenendosi sempre in vantaggio, tranne un unico parziale, quello del 20-19 in favore dei russi. A chiudere è Andrea Baldini, giunto in Russia solo per la gara a squadre e quindi voglioso di dare il massimo. È lui a mettere a segno la stoccata del 45-38 che dà il via alla festa azzurra. L'Italia del del fioretto torna sul gradino più alto del podio dopo i mondiali del 2013 (a Kazan fu bronzo).  In semifinale gli azzurri avevano superato in semifinale la Francia per 45-25. I transalpini sono stati poi battuti 45-32 dalla Cina nella finale per il bronzo. "È un gruppo fantastico che soprattutto nelle difficoltà riesce a dare il massimo - il commento di Cipressa - Questi successi non solo ripagano i grandi sacrifici, ma soprattutto riscattano le prove individuali opache. Ipotechiamo la qualificazione a Rio 2016 ma, e adesso lo sappiamo bene, per rimanere ai vertici serve dare il massimo, non abbassare la guardia e non sentirsi appagati". Tra l'altro, Cassarà ha condotto i suoi assalti nonostante un fastidio al braccio armato: "Ho fatto un'altra puntura prima di gareggiare - spiega il 31enne bresciano dei Carabinieri - E' un oro che dedico alla mia futura moglie  che mi ha sopportato e supportato". Garozzo, uno dei talenti più interessanti della scherma italiana, ha tirato come un veterano: "Eravamo i più forti e dovevamo dimostrarlo, anche se non era facile - assicura il 23enne acese delle Fiamme Gialle, argento continentale - La mia grinta? Me l'hanno trasmessa i miei compagni di squadra più grandi". Stasera toccherà a lui pagare la cena ai colleghi: pizza e champagne, assicura Andrea Baldini. Che, da autentico uomo squadra, dedica l'oro a Giorgio Avola, rimasto in panca nell'atto conclusivo: "Era nervoso perché avrebbe voluto stare in pedana ma si è rivelato fondamentale, preziosissimo per la squadra. A Rio sarà difficile? Certo, ma qui dovevamo ipotecare il pass e ci siamo riusciti".

Con i due ori nel fioretto a squadre, arrivati dopo l'oro nella spada della Fiamingo e il trionfo degli uomini della sciabola, l'Italscherma chiude la spedizione azzurra a Mosca chiude con con un totale di cinque podi (4 ori, 1 bronzo) e il secondo posto nel medagliere alle spalle dei padroni di casa della Russia.

Di Francisca, Errigo, Batini e Vezzali oro nel fioretto (Twitter)
Di Francisca, Errigo, Batini e Vezzali oro nel fioretto (Twitter)

LE RAGAZZE: "BELLO VINCERE INSIEME" - Alla fine, davanti alle telecamere, le azzurre ripetono quell'inno che tanta fortuna ha portato: un mix di tutti i 'balletti' riservati alle avversarie di turno. "E' stato bello - spiega Arianna Errigo, 27enne monzese dei Carabinieri - Vincere e confermarsi non è mai facile, quindi siamo contentissime""Il nostro segreto? E' l'inno - ride di gusto Elisa Di Francisca, 33enne olimpionica jesina delle Fiamme Oro - Ci divertiamo tanto a farlo e ci impegniamo anche più che in allenamento: faremo un dvd di tutte le nostre coreografie. Quest'oro riscatta anche il nostro torneo individuale: ci piace vincere tutte insieme, l'Italia è un paese di altruisti". La più giovane del gruppo, Martina Batini, si è calata subito nello spirito del gruppo: "No, non ho preso il posto della Vezzali. Ho tirato io perché forse Valentina era un po' stanca. La squadra comunque vince e perde insieme e io ho forse dato quella scossa che è servita anche alle altre". Dal canto suo, la plurimedagliata olimpica e mondiale, fa i complimenti alle compagne: " "Sono orgogliosa di far parte di questo gruppo - le parole della Vezzali, al suo 25esimo podio iridato - La Batini ha riconfermato di essere all'altezza, ma dietro di lei ce ne sono tante che possono fare bene. Per me ovviamente è una sorta di passaggio di consegne, è il ciclo della vita". Perché, con la qualificazione per Rio compromessa, quella dell'onorevole Valentina Vezzali a Mosca potrebbe essere stata la sua ultima apparizione in pedana.