Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, Totti: "Derby? È da vincere, vogliamo la rivincita"

De Rossi: "Mi sarebbe piaciuto giocare con il Boca e scendere in campo alla Bombonera"

Francesco Totti  (Ansa)

Francesco Totti (Ansa)

Roma, 27 aprile 2017. Ieri il capitano della Roma Francesco Totti ha presentato le scarpette celebrative dei suoi 25 anni di carriera. Il numero 10 si è fermato a parlare con il giornalista Pierluigi Pardo della sua -carriera e dl suo futuro. "Ho capito di essere "bravino" con la palla a 17-18 anni. Allora ho capito che era una professione. Il pallone è sempre stata la mia passione, il mio divertimento, ci sono cresciuto veramente" - dice il capitano giallorosso. Il futuro del numero 10 è ancora avvolto nell'incertezza, quello che è certo è che i suoi nuovi scarpini saranno presto indossati dal figlio Christian che ha iniziato a percorrere le orme del padre. "Sicuramente li indosserà, già domenica che ha un torneo in Toscana" - dice il campione giallorosso - "Proseguire con il calcio è una decisione che spetta a lui. Tra 3, 4 anni lo giudicherò a 360°. A lui piace giocare, rispetterò la sua scelta ma se vedrò che non va glielo dirò. Sono un padre tranquillissimo, che insegna l’educazione e il rispetto. Sono un padre normale". Parlando di futuro più prossimo, domenica c'è il derby. "E’ una partita diversa da tutte le altre, è una squadra che provi sempre a distruggere sul campo ma col massimo rispetto. Per la città, per la curva, per i tifosi provi sempre a dare il 101%, è una partita che vorresti sempre vincere" - conclude Totti - "Quello di domenica sarà come tutti gli altri derby, una partita da vincere. Vogliamo prenderci una rivincita". DE ROSSI: "MI SAREBBE PIACIUTO GIOCARE AL BOCA, VORREI SCENDERE IN CAMPO ALLA BOMNBONERA". Sempre in tema di futuro, Daniele De Rossi ha fatto una lunghissima chiacchierata con la rivista "Unidici", nel corso della quale ha ripercorso le tappe della sua carriera, il suo rapporto con Totti e con Roma. "Ora sto bene. Sono felice. E’ un annetto che ho ricominciato a sentirmi un calciatore fino in fondo. Un calciatore di livello alto" - ha detto De Rossi - "Prima ero sceso di prestazioni, era diminuita la convinzione che il mio fisico potesse reggere nel calcio italiano ed europeo a certi livelli. Poi, un po’ la mia caparbietà, molto l’Europeo e il pre-Europeo con Conte e tutto il lavoro che ha fatto Spalletti e questa grande squadra che ha creato, hanno fatto sì che tutto fosse più facile". De Rossi, così come Totti, ha svolto tutta la sua carriera da professionista a Roma in maglia giallorossa. " La mia carriera è stata velocissima: prima l’Europeo con l’Under 21, poi la medaglia di bronzo alle Olimpiadi, poi a 22 anni boom: campione del mondo. Quella è stata forse la fregatura: non aver continuato a vincere. Forse se lo aspettavano tutti. In quei momenti avevo il telefono che scoppiava. Ogni giorno c’era una squadra nuova, ogni giorno c’era qualcuno" - ricorda il numero 16 giallorosso - " Non ho mai detto che vorrei chiudere la carriera al Boca, ho detto che avrei desiderato giocare al Boca Juniors. Magari anche a vent’anni, o a trenta, o a trentacinque. E’ uno dei miei desideri, lo è sempre stato. Mi piacerebbe essere in campo in un Boca-River alla Bombonera". E infine il rapporto con Ostia, il quartiere romano sul mare nel quale De Rossi è cresciuto. "Ostia è il posto dove voglio andare se mi devo sentire sicuro, mi sento tanto bene anche qui a Roma, in centro, io ci vivo tranquillamente, tanti si chiedono: come fa a vivere in centro? E me lo sono chiesto anch’io. Ma a me non mi si fila nessuno: qui è pieno di pellegrini e i romani che vivono qui ormai mi conoscono" - conclude Capitan Futuro - "Però Ostia per me è ancor di più, è proprio la culla. E’ un posto mio. Sento che mi protegge. Ci sono tornato in un momento storico importante, dopo la separazione. Sono tornato a Ostia e subito mi sono sentito a casa".