Mercoledì 24 Aprile 2024

Nibali, Longo Borghini, Viviani: sono loro le speranze di medaglia dal ciclismo a Rio

L'obiettivo della spedizione azzurra su due ruote è quello di migliorare il magro bottino di Londra 2012, in cui il solo Marco Aurelio Fontana riuscì, all'ultima occasione disponibile, a conquistare la medaglia di bronzo della mountain bike.

Elia Viviani con la maglia Sky al Giro d'Italia 2016 (LaPresse/ Fabio Ferrari)

Elia Viviani con la maglia Sky al Giro d'Italia 2016 (LaPresse/ Fabio Ferrari)

Roma, 31 luglio 2016 – L’avventura olimpica delle Nazionali maschile e femminile di ciclismo su strada è ufficialmente iniziata. Nella giornata di oggi, i corridori e gli staff agli ordini di Davide Cassani e Dino Salvoldi hanno raggiunto Rio de Janeiro, dove da venerdì prossimo avranno inizio i Giochi della XXXI Olimpiade. Tra le prime medaglie ad essere assegnate ci saranno proprio quelle del ciclismo su strada: la prova in linea maschile è in programma sabato 6 agosto, mentre il giorno successivo sarà il turno delle donne. Se nelle cronometro (in programma mercoledì 10 agosto) le speranze di conquistare una medaglia sono pressocché nulle, le ambizioni di entrambe le selezioni azzurre per le corse di sabato e domenica prossima sono elevate. In particolare per i maschietti, che puntano fortissimo su Vincenzo Nibali e Fabio Aru: due capitani al via, con il siciliano prima vera punta di questa Nazionale, per una corsa difficile da controllare, in cui il ruolo di Diego Rosa, Damiano Caruso e Alessandro De Marchi (che ha raggiunto i compagni con qualche ora di ritardo, dopo aver corso a San Sebastian) potrebbe essere decisivo. Difficile dire quali possano essere le reali chances di medaglia di Nibali, ma il c.t. Cassani e la Nazionale tutta sanno di non poter fallire una delle rare occasioni – e che occasione! – in cui il percorso sembra sorridere alle caratteristiche dei nostri migliori corridori.

Non ci sarà (ma si sapeva già da tempo) Diego Ulissi, che oggi ha in Spagna, al Circuito de Getxo, ha conquistato la quarta vittoria stagionale, battendo in uno sprint ristretto Simon Yates e José Herrada. Probabilmente Cassani ha preferito non caricare la squadra di prime punte, riservando al corridore toscano il ruolo di capitano per i Campionati europei in programma a inizio settembre a Nizza. Pochi fronzoli, invece, per il commissario tecnico della Nazionale femminile Dino Salvoldi: ad affiancare Elisa Longo Borghini, elemento di spicco della nostra selezione rosa, saranno Tatiana Guderzo, Elena Cecchini e Giorgia Bronzini. Alla Guderzo, impegnata anche nell’inseguimento su pista, spetterà il ruolo di regista in corsa; la campionessa italiana Cecchini sarà il nostro jolly, mentre dalla Bronzini, tra le donne più vincenti della storia del ciclismo italiano, Salvoldi si aspetta una corsa in supporto delle compagne, fino a che le gambe reggeranno.

Tra tre giorni, partiranno alla volta di Rio anche i nostri atleti impegnati nelle prove su pista, agli ordini di Marco Villa: oltre alle ragazze Beatrice Bartelloni, Simona Frapporti, Silvia Valsecchi e Francesca Pattaro, ci sarà anche Elia Viviani, che dal 14 al 16 agosto sarà impegnato nelle sei prove che valgono la medaglia dell’Omnium. Diciamocelo in tutta franchezza: è proprio sul 27enne veronese che la spedizione italiana ripone le maggiori speranze di medaglia, in un settore – quello della pista – in cui siamo a bocca asciutta da ormai 16 anni. La preparazione di Viviani all’appuntamento olimpico è stata minuziosa, per non dire maniacale; da vendicare, se così possiamo dire, ci sono le due scoppole rimediate a Londra, la prima quattro anni fa proprio alle Olimpiadi (quando il corridore Sky passò in un amen dal primo al sesto posto), la seconda qualche mese fa, a marzo, nella rassegna iridata che ha avuto luogo nella capitale del Regno Unito e che ha visto Viviani mancare la maglia iridata (e pure il podio) per un solo punto.

L'ultimo gruppo che partirà dall'Italia alla volta di Rio sarà quello del Bmx: a rappresentare i colori azzurri in questa disciplina, senza concrete possibilità di medaglia, saranno Luca Braidot e Andrea Tiberi. A chiudere il programma olimpico delle due ruote sarà la mountain bike. Marco Aurelio Fontana (unica medaglia a due ruote delle Olimpiadi di Londra) ed Eva Lechner raggiungeranno Rio direttamente dal Nord America, dove nei prossimi giorni saranno impegnati nelle ultime prove di Coppa del Mondo prima dell’appuntamento a cinque cerchi. Le possibilità di medaglia sono davvero risicate, vista la nutrita schiera di avversari con cui i nostri portacolori dovranno confrontarsi, ma né Fontana né Lechner partiranno per Rio già battuti.