Venerdì 26 Aprile 2024

NBA, come vanno gli italiani: Gallinari, Belinelli e Bargnani

Danilo Gallinari sovrasta Deron Williams (LaPresse)

Danilo Gallinari sovrasta Deron Williams (LaPresse)

Bologna, 1 dicembre 2015 - Gallinari, Belinelli, Bargnani, in ordine di rendimento attuale, stanno affrontando una stagione particolare, per tutti e tre, nella NBA.

A circa un quarto della regular season, meno di venti partite giocate su ottantadue, comincia a profilarsi una prospettiva per ognuno. Collettiva e individuale.

Indicazioni importanti per le tre punte di diamante della nostra pallacanestro e anche per Ettore Messina, ct della Nazionale (e testimone diretto, essendo vice ai San Antonio Spurs) che cercherà il pass per Rio 2016.

In primis, i risultati. Al momento, e purtroppo non è una sorpresa, nessuno tra il Gallo, Beli e il Mago è in zona play-off. Zero speranze per i Brooklyn Nets di Andrea Bargnani, quattordicesimi, su quindici squadre, nella Est Conference, schienati da un bilancio d 4 vittorie e 13 sconfitte (23,5%). Nella West Conference, seppur più difficile, va un po' meglio. I Sacramento Kings di Marco Belinelli hanno 7 vinte e 12 perse (37%), mentre di Denver Nuggets di Danilo Gallinari sono in una striscia perdente di sette gare, che li confina a un bilancio di 6-12 (33%). Dodicesimi i Kings e tredicesimi i Nuggets, arretrati di 4/5 gare dalla zona play-off.

Non bene quindi, in generale. Andando sul particolare, ovvero sull'individuale, la questione cambia.

Gallinari sta producendo la migliore stagione in NBA. Danilo segna 17,4 punti (massimo in carriera) in 34 minuti in campo, arpionando 6,6 rimbalzi (top anche questo). La percentuale complessiva dal campo non è esaltante, 38%, ma da 3 punti la mano è buona (36.3%) e ai liberi il Gallo fa sfracelli (91,7%) a dimostrazione che concentrazione e applicazione sono ai massimi. E soprattutto è uno dei leader dei Nuggets, fattore decisivo, per la sua crescita e per la Nazionale.

Belinelli fattura bene, forse leggermente al di sotto delle aspettative, ma anche per il persicetano siamo al top in NBA per media punti: 12,1 (ne fece 11.8 nel 2011 a New Orleans). I Kings non sono un top team, ma hanno giocatori di talento assoluto, Cousins, Gay, Rondo, e Marco comunque gioca (27' di media) e riesce ad avere un impatto, anche se per ora il 35.4% da tre punti è la percentuale più bassa in nove anni oltreoceano, Attesa una crescita, ma acuti si sono visti.

Belinelli al tiro (LaPresse)

Bargnani, al pari dei suoi Nets, è davvero in crisi. La decima stagione in NBA, dopo la fine dei contratti faraonici, per adesso è una scommessa persa. Bilancio perdente prevedibile del team, ma per il Mago non c'è spazio. I numeri sono chiari: 5.9 punti e 1,7 rimbalzi in 13 minuti di utilizzo medio. Le peggiori statistiche in 10 anni (le migliori erano state 21.4 punti e 6.2 rimbalzi in 35' a Toronto). Andrea Bargnani è ai margini in una squadra che non esprime talento. La mano rimane sopraffina (indicativo il 92,9% ai tiri liberi) ma la sostanza è nascosta da qualche parte.

Andrea Bargnani, crisi profonda (AFP)