Sabato 27 Aprile 2024

NBA, Dwyane Wade vago sul futuro: "Non so ancora cosa farò"

Il giocatore ha parlato del suo futuro (ha una player option per restare a Chicago da circa 24 milioni) dopo l'eliminazione dei Bulls dai playoff ma non ha sciolto ancora le riserve

Dwyane Wade (LaPresse)

Dwyane Wade (LaPresse)

Chicago (Stati Uniti), 30 aprile 2017 - A poche ore dall'eliminazione dai playoff subita dai Chicago Bulls per mano dei Boston Celtics - che sono stati capaci di rimontare dopo essere partiti sotto 2-0 nella serie - Dwyane Wade è tornato a parlare del suo possibile futuro ma non ha sciolto ancora le riserve. Il giocatore, che è tornato nella natia Chicago l'estate scorsa ed ha concluso la sua prima stagione ai Bulls con 18 punti di media, ha una "player option" di circa 24 milioni di dollari che gli consentirebbe di continuare a vestire la casacca della franchigia dell'Illinois anche la prossima stagione, ma prima di esercitarla preferirebbe capire le strategie della dirigenza rossonera: "Prima di decidere devo prendere in considerazione molte variabili - ha detto il giocatore al termine di un incontro con il management dei Bulls -, sono in un'ottima posizione e non ho bisogno di inseguire niente o nessuno. Bisogna vedere. Potrei anche decidere di restare per mettere a disposizione dei più giovani le mie conoscenze e le mie varie esperienze. Quel che è certo è che accetterò qualsiasi ruolo mi sarà affidato dalla squadra in cui giocherò. Potrei essere la prima opzione, la seconda o anche la terza o la quarta come mi è capitato durante questa stagione. Nella carriera di un giocatore tutto cambia ma tu cerchi sempre di essere il migliore, qualunque sfida ti si presenti davanti. Sono sempre stato così e così resterò".

La sensazione, come conferma lo stesso Wade è che già nelle prossime settimane potrebbe arrivare una decisione definitiva sul suo domani: "Tra qualche settimana ci rivedremo con Paxson e Forman e decideremo il da farsi in base a quelli che sono i programmi della franchigia da loro impostati".

Possibile - o meglio, probabile -  che anche la famiglia giochi un ruolo chiave nelle sue scelte: "La mia famiglia qui sta bene ma io non so leggere il futuro. Sicuramente in una buona posizione che mi permette di scegliere tra molte opzioni e mi permette di essere padrone del mio destino". 

Infine Wade fa una riflessione anche sulla sconfitta nella serie con Boston cercando di trovare un lato positivo: "Perdere, specialmente quando hai vinto tanto, è sempre qualcosa di seccante e non è mai facile, però poi bisogna fermarsi a riflettere e cercare di trovare anche in queste situazioni qualcosa di positivo, e se giochi a pallacanestro ai massimi livelli guadagnando tantissimi soldi quel qualcosa di positivo è sempre più forte degli aspetti negativi. Non rinnego quindi nel modo più assoluto la scelta fatta in estate di tornare nella mia Chicago".