Mercoledì 24 Aprile 2024

Il calcio piange Masopust. Pallone d'oro '62 stregò Pelè

Il fuoriclasse che guidò la Cecoslovacchia alla finale mondiale nel '62 si è spento a 84 anni. O Rei disse di lui: "Con i suoi dribbling deve essere brasiliano"

Addio a Josef Masopust (Ansa)

Addio a Josef Masopust (Ansa)

Praga, 29 giugno 2015 - La Repubblica Ceca e il calcio europeo piangono Josef Masopust, scomparso a 84 anni, tra i più grandi centrocampisti degli anni '50 e '60 e primo calciatore ceco a vincere il Pallone d'oro. Nominato il miglior calciatore ceco del secolo, con la Cecoslovacchia ha raggiunto la finale di Coppa del Mondo nel 1962, segnando il gol di apertura contro il Brasile prima della rimonta verdeoro sul 3-1.

"Ammiravo molto Josef Masopust - ha commentato il presidente Uefa Michel Platini -. Era un gentiluomo in campo e fuori. Era un calciatore straordinario, un centrocampista classico con il senso del gol e del dribbling. Ha meritato il Pallone d'Oro del 1962 e ha fatto parte della grande Cecoslovacchia vicecampione del mondo in Cile". 

LA CARRIERA - Nato nel 1931 in una famiglia di minatori, cresce calcisticamente nella squadra della sua città, il Baník Most. Nel 1952 arriva l'affermazione in patria: passa al Dukla Praga (la squadra dove mosse i primi passi anche Pavel Nedved) nella quale Masopust gioca sedici stagioni dal 1952 al 1968, vincendo 8 titoli nazionali oltre a tre Coppe di Cecoslovacchia. Masopust era un centrocampista di manovra e da ultimo passaggio, quello che oggi viene definito il classico trequartista. Con la maglia di club segna 79 gol in quasi 400 partite ma è in nazionale che il suo talento si rivela al mondo. Nel 1960 arriva terzo agli Europei mentre nel '62 in Cile è uno dei migliori giocatori dei Mondiali, portando la sua Cecloslovacchia in finale dove si arrende solo alla corazzata Brasile segnando comunque il gol del temporaneo vantaggio. 
Nello stesso anno diventa il primo giocatore dell'Est Europa a vincere il Pallone d'Oro, che l'anno successivo sarà assegnato al 'Ragno nero' Lev Jascin. Nell'ultima fase della carriera si sposta in Belgio, a Bruxelles, dove si traforma da giocatore in giocatore/allenatore e quindi definitivamente in allenatore: nel 1969 il cecoslovacco guida il Molenbeek alla promozione in prima divisione belga. Tornato in patria allena il Dukla Praga (dal 1973 al 1976) e lo Zbrojovka Brno dal 1976 al 1980 vincendo lo scudetto cecoslovacco nel 1978. Si ritira definitivamente dal mondo del calcio nel 1996. Nel 2000 è stato nominato il miglior calciatore ceco del secolo e nel 2004 arriva addirittura il riconoscimento di Pelè che lo inserisce nella sua lista dei 125 migliori giocatori della storia. Di lui il campione brasiliano disse: "Masopust è stato uno dei migliori giocatori che abbia mai visto, ma non è possibile che sia europeo, con i suoi dribbling deve essere brasiliano".