Mercoledì 24 Aprile 2024

Marotta: "Allegri è un vincente, mai cercato Balotelli. Sogno di alzare la Champions"

L'ad della Juventus: "Dopo l'ad di Conte c'era scetticismo, ma sapevamo che il nuovo allenatore aveva le competenze giuste. Noi e la Roma favorite per lo scudetto, ma preferirei vincere in Europa"

Beppe Marotta e Massimiliano Allegri (Ansa)

Beppe Marotta e Massimiliano Allegri (Ansa)

Roma, 22 settembre 2014 - "Lo scetticismo all'inizio era molto diffuso e anche giustamente. Dopo aver cambiato un allenatore che ha vinto tre scudetti di fila con tanto di record, il contraccolpo poteva essere negativo. Bisogna dare grandi meriti ad Allegri, che non era uno sconosciuto ma aveva fatto bene al Milan. E' un vincente, quando gli abbiamo dato la squadra lo abbiamo fatto con grande responsabilità, sapendo che aveva le competenze per allenare la Juventus". Lo ha detto l'ad della Juventus, Beppe Marotta, ai microfoni di RadioUno.

CORSA SCUDETTO E CHAMPIONS - "Duello Juve-Roma? Le indicazioni di questo inizio di campionato dicono questo - ha aggiunto -. L'aver totalizzato 9 punti in 3 partite dice che sono squadre di alto livello e che saranno serie candidate alla vittoria dello scudetto. Siamo estremamente competitivi in Italia e anche in Europa, dove però ci sono corazzate di spessore maggiore rispetto a noi", ha sottolineato Marotta. "Vorrei vincere entrambi, ma se dovessi scegliere rincorrerei la Champions piuttosto che il quarto scudetto consecutivo".

ATTACCO E DIFESA - Nella Juve sembra funzionare tutto a meraviglia: Tevez è il trascinatore di un attacco con molte alternative, mentre Buffon è ancora imbattuto tra campionato e Champions: "Stiamo rispettando le aspettative, la speranza è che non ci siano troppi infortuni. E poi penso a Barzagli, che ancora non ha giocato neppure un minuto. Marchisio? E' un prodotto del vivaio e ha juventinità pronunciata, mentre per quanto riguarda i giovani come Berardi a Zaza, le scelte tengono conto di vari aspetti, sia del bilancio che del modello tecnico. Abbiamo già Llorente, Tevez, Morata, Giovinco, Coman. Non ci sarebbe stato spazio per tutti. Immobile? Era in compartecipazione con il Torino, ha esplicitamente manifestato la voglia di andare al Borussia Dortmund".

BALOTELLI E GLI STRANIERI -  "Non è mai stato un obiettivo nostro e non lo abbiamo mai trattato. La Juventus ha di nuovo grande appeal. Devo dire che il primo anno alcuni non volevano venire, penso a Di Natale, che ci disse di no, adesso invece tanti grandi campioni vorrebbero giocare con noi. Troppi stranieri nel nostro calcio? Ci sono stati quelli di grande valore nel passato, penso a Maradona, Falcao, Platini, ma accanto a loro c'erano anche Maldini, Baresi e Baggio. In questo momento in Italia si è persa la qualità. Manca anche la formazione di allenatori che possono essere all'altezza dei ruoli, così i ragazzini si stanno dedicando ad altre attivita'. Serve un'attività di reclutamento per portare i bambini all'attività calcistica, con un percorso scolastico affiancato". Ci si rivolge all'estero anche per un problema di costi: "Purtroppo le grandi difficoltà economiche del nostro calcio professionistico portano le squadre di Lega Pro e B a chiedere cifre spropositate per giocatori che non sono certezze e quindi e costringono a rivolgerci all'estero dove magari i costi sono inferiori".

LOTITO - Marotta torna infini sulla polemica a distanza con il presidente della Lazio sul caso Figc: "Lotito può dire quello che vuole, non mi offendo di certo. Ma è abbastanza pericoloso accentrare il potere su una persona sola, ci sono fior di presidenti e dirigenti che possono avere un ruolo importante".