Sabato 27 Aprile 2024

La fata Kostner pensa alle Olimpiadi 2018

Carolina rinuncia ai mondiali: «Il mio corpo non è una macchina».

Carolina Kostner (Ansa)

Carolina Kostner (Ansa)

Bologna, 5 febbraio 2016 - Niente mondiale per Carolina Kostner. La Fata del ghiaccio ha deciso di allungare la carriera, ma senza accelerare i tempi del pieno recupero agonistico. «Tornerò alle competizioni nel prossimo settembre – ha raccontato l’ex campionessa del mondo di pattinaggio artistico –. Mi sono consultata con il mio staff e credo questa sia la scelta più saggia. Debbo rispettare i segnali che ricevo dal mio corpo... ».

La Kostner ha finito di scontare a gennaio l’assurda squalifica rimediata per aver ‘coperto’ l’allora fidanzato Alex Schwazer, fermato per doping nei giorni della Olimpiade di Londra nel 2012. La penosa vicenda aveva spinto Carolina ad accarezzare l’idea di un addio allo sport. Poi, piano piano, l’amore per il ghiaccio e per i pattini ha avuto la meglio. A gennaio l’azzurra si è ripresentata in pista, prendendo parte ad una gara in Giappone. E’ stato un rientro morbido, accompagnato da un piazzamento sul podio. Ora Carolina sembra aver acquisito un sentimento molto positivo in proiezione futura. «Durante la forzata inattività – ha spiegato – ho capito che nella vita non si smette mai di imparare. Ho accresciuto la mia sensibilità artistica e ho avuto modo di scoprire nuovi metodi di allenamento, che sfrutterò per conquistare competitività dal prossimo settembre ».

Sotto sotto, la Kostner corteggia l’idea di andare in Corea, per la Olimpiade invernale. Sarebbe, per lei, la quarta partecipazione ai Giochi. Nel 2006 a Torino, giovanissima, venne scelta a sorpresa dal Coni come portabandiera della nostra nazionale. A Vancouver nel 2010 incappò in un disastro agonistico, tanto da far pensare ad un prematuro ritiro. Ma nel 2014 a Sochi coronò il sogno di una carriera, salendo sul podio. «Il 2018 è lontano – ha detto ieri la Kostner –. Non posso prendere impegni con tanto anticipo. Intanto guarderò in tv l’Olimpiade di Rio. Dopo, chissà... ».