Giovedì 25 Aprile 2024

Una Juve muscolare meritava il pareggio. Ma serve più coraggio

Con i turchi la Juve non se la passa benissimo. L’anno scorso è finita fuori dalla Champions per colpa del Galatasaray di Mancini, questa volta è stato un gol di Arda Turan a trasformare uno zero a zero già scritto in una vittoria dell’Atletico. Peccato. I bianconeri non hanno fatto molto per vincere e questo è vero, ma anche i vice-campioni d’Europa non sono mai riusciti a mettere sotto la Signora.

Il gol è casuale, venuto per una diagonale difensiva sbagliata: nessun dramma. Niente di compromesso nel girone, per carità, soltanto la sensazione che la Juve non sia ancora pronta a certi livelli. La squadra di Simeone ha grinta e fa un pressing da marziani, ma il centrocampo della Juve non è mai riuscito a far ripartire l’azione. Tiri in porta? Zero. Servivano più coraggio e qualità, su questo c’è da lavorare e da migliorare, la personalità deve crescere, ma c’è tempo.

Immobile invece non sbaglia un colpo. Per lui secondo gol in due partite: la Champions è il suo terreno di caccia. Al contrario Prandelli (purtroppo per lui) non ne azzecca più una. Wenger l’ha sommerso di gol e siccome il Galatasaray sembra la sua Italia, a Istanbul non ne possono più. Per dirla con le solite frasi fatte tanto care ai giornalisti, siamo prossimi alle cose turche.

Turchissime fra il governo e il mondo del calcio. Renzi (giustamente) vuol far pagare alle società gli straordinari delle forze dell’ordine che controllano le domemiche degli italiani. Visto che dovranno frugarsi le tasche, almeno speriamo che i soliti presidenti la smetteranno di flirtare con gli ultrà e comincino a denunciarne qualcuno. Nel frattempo, Carlo Tavecchio ha fatto una visita di cortesia al grande capo della Fifa Blatter. Speriamo solo che non gli abbia portato un cesto di banane...