Giovedì 25 Aprile 2024

Inter, de Boer trema ma salva la panchina

Il tecnico nerazzurro evita l’esonero grazie alla sudata vittoria 1-0 sul Southampton decisa da una magia di Candreva e dalle parate di Handanovic. E domenica c’è la trasferta contro l’Atalanta

Frank de Boer sollevato dopo la prima vittoria in Europa League

Frank de Boer sollevato dopo la prima vittoria in Europa League

Milano, 21 ottobre 2016 - Frank de Boer tira un altro sospiro di sollievo, ma per mangiare il panettone è ancora lunga. Dopo il brodino caldo di ieri sera al Meazza è già dietro l’angolo l’insidiosa trasferta di domenica a Bergamo contro l’Atalanta dell’ex Gasperini, già capace di far inciampare il Napoli. Intanto l’Inter resta in corsa per il passaggio del turno in Europa League grazie ai primi 3 punti raccolti nel girone K con il sudato 1-0 del terzo turno sul Southampton. Il soffertissimo successo casalingo ha riportato i nerazzurri a -1 dalla zona qualificazione, e il 3 novembre c'è la cruciale gara di ritorno in Inghilterra. Di fronte a uno stadio semivuoto, inclusa la Curva Nord anti-Icardi, è stato decisivo il primo gol di Antonio Candreva in nerazzurro, e che gol.

Parte del merito per la prodezza dell’esterno offensivo romano va a Santon, bravissimo a superare il proprio avversario sulla fascia sinistra e a mettere in mezzo un bel pallone rasoterra che Candreva ha infilato proprio nel sette con un sinistro magico. “Io non sono un grande goleador, mi piace dare soluzioni ai compagni. Sono felice di aver segnato, ma la prestazione di tutti è stata importante e dobbiamo continuare su questa strada. Sono 3 punti fondamentali per riaprire il discorso qualificazione, ci teniamo tanto a questa competizione e deve essere solo un punto di partenza. Partite come questa aiutano a vincere, bisogna avere umiltà, sacrificio e determinazione. E de Boer è assolutamente sereno mentre Icardi è un punto di riferimento per tutta la squadra” assicura l’ex laziale, migliore in campo insieme a Samir Handanovic, prodigioso nel recupero nell’opporsi a un violento tiro da pochi passi di Austin.

“È stata la parata più complicata. Dovevamo fare risultato a tutti i costi e non era importante giocare bene. Dobbiamo essere più concreti, saperci difendere, soffrire e fare qualche fallo tattico in più. Altre volte sembravamo superficiali, in questo caso non lo siamo stati e ci abbiamo messo cattiveria, pur non giocando bene” analizza l’estremo difensore sloveno, a cui Frank de Boer deve fare un monumento. “Abbiamo un portiere fantastico e Candreva ha fatto un gol eccezionale. Dopo un brutto primo tempo nel secondo abbiamo giocato meglio, poi l’espulsione di Brozovic ci ha messo in difficoltà. Devo fare i complimenti ai ragazzi, che hanno giocato compatti e nella ripresa sono andati in campo con meno paura cercando di giocare meglio il pallone. Siamo stati disciplinati contro una squadra forte, anche nella mentalità. Quello che contava di più era soprattutto il risultato. Per me questo è un primo passo, poi è normale che vogliamo migliorare nel gioco e attaccare di più. Siamo nel bel mezzo di un progetto e per ora sono contento” commenta de Boer, che ha rimesso in campo Brozovic a oltre un mese dalla figuraccia con l’Hapoel Be’er Sheva ed è stato ripagato dal croato con un’ottima prova per 77’, fino all’ennesima sciocchezza.

Buona la prova di Eder, che ha corso come un matto per tutto il campo fino a uscire stremato nel finale. “A volte per vincere serve il sacrificio di tutti e abbiamo dimostrato di essere una squadra che ha singoli di valore. Ognuno ha avuto l'atteggiamento giusto e noi attaccanti dobbiamo aiutare per primi la difesa. Questa prestazione è buona anche per il morale. Non siamo ancora un gruppo al 100%, bisogna migliorare come compattezza in campo, ma in campionato abbiamo dimostrato a tratti di poter fare bene”.