Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter, la Curva Nord torna all’attacco di Icardi

Dopo la conferma della fascia da parte del club nerazzurro, gli ultras ribadiscono che l’argentino non sarà mai il loro capitano. Intanto anche il Paris Saint-Germain corteggia l’attaccante

La Curva Nord durante le contestazioni a Icardi

La Curva Nord durante le contestazioni a Icardi

Milano, 18 ottobre 2016 - La Curva Nord non sotterra l’ascia di guerra e dirama un altro comunicato dopo la parziale punizione di Mauro Icardi da parte dell’Inter per la sua autobiografia, che è stata scritta con il ghost writer Paolo Fontanesi e ora verrà mondata delle minacce di morte agli ultras nerazzurri. “Partiamo con una puntualizzazione necessaria: in molti non hanno voluto capire il motivo della nostra presa di posizione. L’episodio della maglia regalata e da noi strappata ad un bambino è frutto di fantasia. È un falso. È un'invenzione. Recepire questo concetto, nemmeno troppo difficile da verificare, avrebbe aiutato tutti. Prima ancora delle minacce di morte scritte (che, fossimo stati noi a farle, per la buona regola del "2 pesi 2 misure", avrebbero significato diffide e, probabilmente, una cella)” si legge nel nuovo comunicato del gruppo organizzato di tifosi, che non perdona il capitano riconfermato soprattutto per volere del Suning Group.

“Icardi ha chiesto scusa per aver esagerato nei toni, non per i contenuti; continua a sostenere quindi, in maniera vigliacca, la tesi di un capo Ultras che si getta su un bambino. Non ritorneremo più su questo punto. Per noi, come per chiunque altro (speriamo), il capitano dell'Internazionale dovrebbe essere un Simbolo. Esperienza, Carisma, Umiltà, Serietà ed Intelligenza. Picchi - Facchetti - Mazzola - Bergomi - Zanetti... Praticamente l'antitesi di Icardi. Il comunicato della Società Inter non può quindi trovare il nostro accordo. Lo capiamo. Nelle logiche, nelle motivazioni. Ma non possiamo accettarlo. Non siamo però noi a dover decidere. Ad ognuno il proprio ruolo. L'abbiamo sempre chiesto. Com'è giusto che sia. Anche se crediamo che una Società come l'Inter, esulando dal nostro pensiero, non dovrebbe permettere ad un individuo come Icardi di indossare la fascia da capitano. Non perché lo dice la Curva, semplicemente per Etica e Rispetto. La nostra Storia, onestamente, meriterebbe qualcosa di meglio.. Adesso però basta. Andiamo oltre a tutto e a tutti. E soprattutto a chi ha perso l'ennesima occasione di stare zitto. Tassativamente. Icardi è un capitolo chiuso. Non ne vogliamo più parlare né sapere nulla. NON E' IL NOSTRO CAPITANO. NE' ORA NE' MAI” ribadisce la frangia di ultras nerazzurri mentre dalla Francia rimbalza la voce di un interesse del Paris Saint-Germain per l’attaccante argentino, individuato come l’uomo giusto per rafforzare il reparto offensivo orfano di Ibrahimovic.

Intanto giovedì sera al Meazza durante la cruciale gara di Europa League con il Southampton l’osservato speciale non sarà solo l’argentino ma anche Frank de Boer, che torna a rischiare seriamente la panchina dopo la sconfitta casalinga con il Cagliari che ha fatto precipitare la squadra nella parte destra della classifica, a -10 dalla vetta. Dopo il confronto di ieri con la dirigenza, che gli ha chiesto un immediato cambio di passo, oggi il tecnico olandese ha diretto l’allenamento pomeridiano alla Pinetina. Nessun allenatore interista aveva cominciato la stagione così male negli ultimi 5 anni dopo la disastrosa partenza di Gian Piero Gasperini, che ora guida l’Atalanta e spera di prendersi una bella rivincita domenica prossima nel derby nerazzurro di Bergamo.