Mercoledì 24 Aprile 2024

Giro d'Italia, Viviani vince a Genova. Matthews nuova maglia rosa

Splendida volata del veneto del Team Sky, al primo successo nella corsa rosa: regolati allo sprint Hofland e Greipel. L'australiano nuovo leader della classifica. Pozzovivo cade e perde 1'

Elia Viviani trionfa a Genova (Afp)

Elia Viviani trionfa a Genova (Afp)

Genova, 10 maggio 2015 - Dalle medaglie iridate su pista a una prima volta al Giro d'Italia dedicata al suo meccanico di sempre, Franco Farronato, scomparso recentemente. Elia Viviani infrange un suo tabù personale e, sul traguardo di via XX Settembre a Genova, centra il primo successo nella corsa rosa. Dimostrando, tra l'altro, che si può fare il colpaccio anche senza il tradizionale treno, visto che il Team Sky era tutto dedito a proteggere il suo capitano Richie Porte da spiacevoli imprevisti. La maglia rosa, ieri a Sanremo sulle spalle dell'australiano Simon Gerrans, il primo della Orica-GreenEdge a tagliare il traguardo della cronosquadre, va come da pronostico al suo connazionale e compagno di team Michael Matthews, che già l'anno scorso la indossò per sei giorni.

Viviani, 26enne veronese, ha fatto in pratica tutto da solo e, dopo 177 chilometri di corsa sulle strade liguri, ha rimontato uno specialista come il tedesco Greipel, partito troppo presto, e si è messo alle spalle, in uno sprint che non è stato a ranghi compatti, l'olandese Moreno Hofland (Lotto NL-Jumbo). Tanto di cappello, l'espressione più consona a un Giro che, al secondo giorno, cambia leader.

La tappa, caratterizzata dal caldo e dall'entusiasmo di migliaia di tifosi accorsi per applaudire i proprio beniamini, ha visto la fuga a cinque, praticamente al chilometro zero, di Frapporti, Owsian, Berlato, Shupa e Lindeman, ripresi ai -20 dal traguardo, sul circuito di Genova. Per il resto, prima dello spunto da campione di Viviani, qualche caduta di troppo. A farne le spese, soprattutto, il belga Pieter Serry, che dopo l'arrivo è stato trasportato in ospedale per una sospetta frattura dello scafoide e la lussazione della spalla. A terra, tra i tanti, anche Sonny Colbrelli, che ha speso tante energie per rientrare senza però avere poi la chance di replicare quanto combinò, qui a Genova, all'ultimo Giro dell'Appennino.  Sfortunato anche Domenico Pozzovivo, arrivato con un ritardo di oltre un minuto dopo essere rimasto coinvolto in una caduta a 12 km dall'arrivo, mentre Alberto Contador e Fabio Aru sono rimasti saggiamente nelle posizioni avanzate per evitare brutte sorprese. Quinto posto al traguardo odierno per il ligure Alessandro Petacchi, alle spalle dello sloveno Luka Mezgec. 

Assegnate, infine, anche la prima maglia rossa della classifica a punti (Viviani) e quella azzurra di miglior scalatore (Lindeman). Lunedì tappa numero tre ma già importante nell'economia di questo Giro. Percorso breve, di 136 chilometri, ancora in Liguria, da Rapallo a Sestri Levante, ma con tanto terreno per attacchi e scalatori. Il secondo e ultimo Gpm di giornata, a Barbagelata, offre infatti una salita di 6 chilometri con pendenze medie all'8,1%, con punte del 12. Scollinamento e altri 18 chilometri prima del traguardo, ma c'è spazio, per gente come Aru, Pozzovivo o lo stesso 'Pistolero', per fare selezione e mettere al tappeto i velocisti. A Colle Caprile (Km. 24,5) l'altro Gpm, di terza categoria, mentre i traguardi volanti sono posti a Torriglia (Km. 57,1) e Montebruno (Km. 84,6). 

Elia Viviani ha vinto la seconda tappa del Giro d'Italia, la Albenga-Genova di 177 km. L'azzurro del Team Sky si è imposto allo sprint sull'olandese Moreno Hofland (Lotto Jumbo) e sul tedesco Andre Greipel (Lotto Soudal). Michael Matthews è la nuova maglia rosa. L'australiano della Orica GreenEdge ha sfilato il primato al compagno di squadra Simon Gerrans.