Mercoledì 24 Aprile 2024

Giro d'Italia, Nibali corre già: Olimpiadi lontane, voglio la maglia rosa

Venerdì in Olanda scatta la 99esima edizione

Vincenzo Nibali a cronometro (Alive)

Vincenzo Nibali a cronometro (Alive)

Alpedoorn (Olanda), 4 maggio 2016 -

C’È CHI lo vede strafavorito, chi un po’ in ritardo sulla tabella di marcia e chi concentrato solo sui Giochi: il tempo di sbarcare ad Apeldoorn, cittadina olandese dove il Giro d’Italia scatterà venerdì con una crono di dieci chilometri, e Vincenzo Nibali sistema tutti. «Non correrò da solo: gli avversari non mancano. In Trentino ho pagato il lavoro in altura, qui le cose andranno diversamente. Le Olimpiadi sono lontane: un passo alla volta, il primo obiettivo è la maglia rosa», la replica dello Squalo. Tre anni dopo, Nibali è di nuovo al Giro. L’ultima volta è finito nell’albo d’oro: ovviamente, punta a replicare quel successo. E a riscattare quanto accaduto un anno fa: era dal 2010 che il siculo non chiudeva una grande corsa a tappe giù dal podio. Dopo Trentino e Liegi, ha pedalato in Toscana con i ragazzi della Mastromarco, la società in cui è cresciuto e di cui ora è anche patron, poi a Fiuggi con il fedelissimo Agnoli: a sentire il suo entourage, si presenta al via nelle condizioni in cui desiderava essere. Per capirlo, basta guardare la serenità che lo accompagna. «EMOZIONATO? Certo, perché il Giro è sempre il Giro e non correrlo mi mancava. Poi c’è la gente: saranno in tanti ad aspettarmi. Mi presento con la voglia di affrontarlo al meglio: il percorso mi piace e si adatta a me», racconta Nibali, che trova ad attenderlo un esordiente di 36 anni come Valverde, mai incrociato sulle strade rosa. «E’ esperto, sarà uno da tener d’occhio. Non l’unico: i nomi non mancano (l’ex compagno Landa, già ‘assaggiato’ in Trentino, Dumoulin e Majka, gli esperti Hesjedal e Uran, ndr), ma mi attendo outsider. Come il colombiano Esteban Chavez, che è giovane e va forte. Strada facendo, ne emergeranno altri». Attento a tutto e a tutti: è la ricetta Nibali per fare il bis in un grande giro. «Come si faccia non lo so: lo scoprirò. Ma ho il vantaggio dell’esperienza: in fondo, li ho corsi e li ho anche vinti tutti… », dice il siculo, che si aspetta un Giro «molto difficile», da interpretare e improvvisare come piace a lui e, soprattutto, ai tifosi. «Spero di farli divertire», è il suo mantra: di solito, quando lo dice, ci riesce anche.