Mercoledì 24 Aprile 2024

Doping, dopo la Russia c’è l’Italia nella lista nera della Wada

Nel 2014 il nostro paese è secondo per numero di casi positivi. Assolti altri otto azzurri dell’atletica

Doping (Ansa)

Doping (Ansa)

Bologna, 28 aprile 2016 -  Solo la Russia precede l’Italia nella lista nera della Wada dei paesi con il maggior numero di casi di doping registrati nel 2014. In Russia, la cui partecipazione al programma di atletica leggera alle Olimpiadi Rio è in dubbio a causa proprio di uno scandalo doping, sono stati registrati 148 dei 1.693 test falliti nel Mondo.

Segue l’Italia con 123 casi, l’India con 96, Belgio e Francia con 91, Turchia con 73, Australia e Cina con 49, Brasile con 46 e Corea del Sud con 43. Il numero totale di test non superati nel 2014 è stato del 13% in meno rispetto ai 1.953 registrati nell’anno precedente. Gli sport con il maggior numero di casi di doping sono l’atletica e il bodybuilding con 248 e 225, rispettivamente, seguiti da ciclismo, pesistica, calcio, wrestling, boxe, rugby e nuoto.

La relazione del 2015, che sarà rilasciata nel 2017, porterà i primi risultati con il nuovo codice introdotto nel 2015.

Frattanto arriva l’assoluzione del Tribunale nazionale antidoping per gli azzurri dell’atletica leggera Gianluca Tamberi, Stefano La Rosa, Cristian Obrist, Slimani Kaddour, Roberto Donati, Filippo Campioli e Silvia Weissteiner e Migidio Bourifa.

Il caso è quello dei cosiddetti «irreperibili», ovvero coloro a carico dei quali era stata aperta un’indagine dalla magistratura sportiva dopo le mancate reperibilità ai controlli antidoping evidenziate dalle carte dell’inchiesta penale di Bolzano.