Mercoledì 24 Aprile 2024

Conte: "La Nazionale si merita. Non avrò pietà per nessuno"

Il ct alla Domenica Sportiva: "Voglio giocatori che si concentrino sul campo e non su Twittter e videogiochi". Pirlo ha sciolto i suoi dubbi: "E' un combattente come Vidal"

Conte in tribuna a San Siro con Oriali (Ansa)

Conte in tribuna a San Siro con Oriali (Ansa)

Milano, 31 agosto 2014 - ''Il talento da solo non ti fa vincere, se non sei Maradona o Messi''. La frase è di Antonio Conte e segue le sue prime convocazioni da ct della Nazionale: difficile immaginare non sia indirizzata a Balotelli, l'escluso eccellente del nuovo commissario tecnico in vista di Olanda e Norvegia. Intervistato per la 'Domenica Sportiva' alla vigilia del raduno di Coverciano, il ct spiega la ricetta che intende adottare con il gruppo azzurro: "Chi arriva deve meritare di rimanere in nazionale altrimenti non avrò pietà per nessuno. Meglio perderne uno o due e conquistarne 25, piuttosto che perderli tutti". 

Conte svela poi che tra i protagonisti del nuovo ciclo ci sarà anche Andrea Pirlo che ha così sciolto le sue riserve dopo che aveva annunciato il suo addio dopo il Mondiale: "Ho parlato con lui. Ho voluto sincerarmi che avesse ancora il fuoco sacro dentro. Andrea è importante e potrà portare avanti la mia idea di calcio,la mia metodologia. E' un combattente come Vidal, mi ha dato disponibilità e mi basta''.

"Ho avuto poco tempo per pensare, mi sono messo subito all'opera anche perché mi hanno insegnato che chi ha tempo non aspetti tempo - ha aggiunto Conte - sono stati determinanti mie moglie Elisabetta e i miei genitori, e l'entusiasmo del presidente Tavecchio che mi ha fatto sentire importante. Dai colleghi allenatori ho ricevuto grandissima disponibilità, quando si è avversari non si può essere amici".

Conte ha parlato anche dello sfogo contro i giovani del gruppo nel giorno dell'eliminazione dal Mondiale: ''Non l'ho visto o come uno scontro generazionale. Gigi sa che si vince e si perde tutti insieme e con me sarà sempre così. Non ci sarà né la persona da cui dovremo pendere dalle labbra e neanche quella sulla quale scaricare tutte le responsabilità. Per quello ci sono io''.

Tra poche ore il primo impatto con il gruppo: ''Ci parleremo chiaramente, c'è tanto da lavorare. Voglio che i giocatori si concentrino sull'evento e non su altre cose, che sia twitter o il gioco elettronico o anche le risate; ci sono momenti in cui ti diverti e altri in cui devi essere sul pezzo".