Mercoledì 24 Aprile 2024

Da Immobile a Balotelli e Cerci. Champions, riparte la caccia ad Ancelotti

L'Italia prova l'assalto all'Europa con Juventus, Roma e un manipolo di emigrati: tra tutti i tre moschettieri del Psg Verratti, Sirigu e Thiago Motta

Ancelotti con la Champions vinta a Lisbona (Ansa)

Ancelotti con la Champions vinta a Lisbona (Ansa)

Firenze, 16 settembre 2014 - Da quando la Coppa Campioni è diventata Champions League (nel ’92-93) nessuna squadra è riuscita a vincerla due volte di fila. La statistica negativa, però, in questo periodo deve essere la preoccupazione minore per Carlo Ancelotti, alle prese con l’eccesso di ricchezza del Real. La sindrome-Disneyland del ‘Bernabeu’, con Ronaldo, Benzema, Bale, e i nuovi gioielli costosissimi Kroos e Rodriguez da mettere insieme. Sono stati sacrificati Xabi Alonso e Di Maria, e la scelta non ha convinto neanche Cristiano Ronaldo, non solo Ancelotti. E così la Champions riparte da un interrogativo che può sembrare paradossale, ma non è: non sarà che il Real, vincitore dell’ultima edizione, si è indebolito, con tutto quello che ha speso?

Nella caccia alla Coppa di Carletto, in prima fila il solito Barcellona (con i nuovi Rakitic e ‘Dracula’ Suarez), il Bayern di Guardiola (ha preso Lewandowski e Benatia, oltre a Xabi Alonso) e il tostissimo Atletico di Simeone, con le novità Mandzukic, Griezmann e Cerci. Per tutti, la minaccia Chelsea di Mourinho, rinforzatissimo con Courtois, Fabregas e soprattutto Diego Costa.

Spendere molto per cercare di guadagnare ancora di più. La vincitrice della coppa si aggiudicherà anche un ricchissimo montepremi di 37,4 milioni di euro. In prima fascia, anche Psg, Borussia Dortmund, Liverpool, con Balotelli (o nonostante Balotelli). Juventus e Roma sono in seconda fascia, speriamo non in terza, come del resto tutto il nostro calcio, di questi tempi.

L’Italia in Champions, oltre alle due squadre, e ad Ancelotti, che si ripresenta come il re d’Europa, in panchina c’è anche Prandelli, al Galatasaray per un riscatto personale dopo il mondiale, a patto che faccia molta attenzione in un gruppo con Borussia, Arsenal e Anderlecht. In più, una decina di giocatori emigrati, come Immobile, Verratti, i giovani Donati e Cristante, oltre agli stessi Balotelli e Cerci. Una possibile sorpresa? Il Bayer Leverkusen. La favorita? Ancora il Real, a dispetto della tradizione, sempre che Florentino Perez, il presidente bulimico, lasci lavorare Ancelotti.