Giovedì 25 Aprile 2024

Inter, è Skriniar mania: il nuovo ‘the wall’ nerazzurro

Dopo Walter Samuel, l’Inter ha trovato il suo nuovo muro difensivo: Milan Skriniar

Milan Skriniar

Milan Skriniar

Milano, 22 ottobre 2017 – Sono passati sette anni dal Triplete, da quella Inter fantastica, solida dietro e cinica davanti. A garantire protezione alla porta di Julio Cesar, il muro argentino Walter Samuel, uno dei centrali più amati dai tifosi nerazzurri. Soprannominato ‘the wall’, Samuel era in grado con la sua fisicità e il suo senso della posizione di fermare chiunque, anche in uno contro uno. Bene, a distanza di sette anni l’Inter sembra aver trovato un adeguato sostituto, o forse un emulo di Samuel. E’ Milan Skriniar, probabilmente l’acquisto più sottovalutato dell’estate nerazzurra. Sì, perché fermare tre volte consecutive Dries Mertens in uno contro uno significa una sola cosa: essere un gran difensore. E così, nello scetticismo generale per un innesto considerato troppo costoso, il centrale della Repubblica Ceca ci ha messo poco a conquistare i suoi nuovi tifosi. Professionista serio e attento, il centrale è ora tra i migliori centrali del campionato, se non il migliore. E mentre da un lato il Milan gongolava per il super acquisto di Bonucci, dall’altro l’Inter si affidava ad un giocatore giovane e dal sicuro avvenire. Costoso? Sì, sul momento, ma dopo nove partite può già valere molto di più di quanto l’Inter l’ha pagato. E’ una scommessa vinta, certificata già dopo nove partite per via di un rendimento stratosferico di un giocatore instancabile. E tenere a zero gol il Napoli al San Paolo è roba per pochi, tra questi ci sono appunto l’Inter e Skriniar.

SOGNO SCUDETTO – Dopo aver fermato la capolista, può l’Inter concretizzare il sogno di Massimo Moratti? L’idea comincia a essere succulenta, perché non solo la squadra è imbattuta, ma ha dimostrato di poter battere due big come Roma e Milan e addirittura neutralizzare il Napoli. Non ci sarà un gioco sfavillante, da occhi stropicciati, ma la solidità mentale della squadra di Spalletti si percepisce, e a volte è quella che fa la differenza quando due o tre squadre si giocano il titolo. Non è, per intendersi, l’Inter di Mancini, che ha vissuto un fuoco di paglia per la prima parte di campionato per poi crollare nel girone di ritorno. Si parla spesso di fortuna, ma uno zero a zero a Napoli non può essere figlio di buona sorte, così come non può essere solo la sfortuna a fermare gli avversari. Sono nove partite senza perdere, o Spalletti ha pescato il Gratta e Vinci della domenica oppure c’è dell’altro. La sensazione è che la risposta sia la seconda.