Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, hai tutto per giocarti lo scudetto

Le 100 reti di Hamsik, il ritorno al gol di Gabbiadini, il gioco corale migliore d’Italia e la panchina: gli azzurri possono giocarsi lo scudetto.

Gabbiadini esulta assieme a Callejon

Gabbiadini esulta assieme a Callejon

Napoli, 25 settembre 2016 – La prova di forza contro il Chievo riconsegna alla Serie A un Napoli formato casa: tre successi consecutivi al San Paolo, utili a mantenere la scia della Juve reduce dal successo, stentato, di Palermo. Il vero salto di qualità, come si sa già da tempo, gli azzurri lo devono fare in trasferta, quando cioè non sempre il miglior gioco corale della Serie A riesce ad esprimersi con la stessa convinzione con cui lo fa tra le mura amiche. Ma la sensazione è che in questa stagione il Napoli sia molto più lungo e competitivo nelle rotazioni. Mancano certo le 36 reti di Higuain, ma Milik, Callejon e Mertens hanno dimostrato di poter riempire il vuoto lasciato dal Pipita, in più, ieri sera si è sbloccato anche Manoo Gabbiadini, attaccante da doppia cifra e possibile titolare in tutte le squadre di questa Serie A. Poi c’è il capitano Hamsik, che ha raggiunto le cento reti in azzurro e che, da stakanovista puro, sta giocando sempre e in ogni ruolo del centrocampo. Contro il Chievo lo slovacco ha chiuso regista al posto di Jorginho, un esperimento che Sarri potrebbe anche ripetere in futuro data la propensione di Zielinski di gettarsi in avanti, esattamente la stessa dote di Hamsik.

Fino a qui tutto apparentemente normale, ad eccezione di Milik (forse in pochi se lo aspettavano a questi livelli), il Napoli ha continuato a sfruttare i propri campioni, anzi, molti di loro hanno usufruito dell’assenza di Higuain per assumersi ancora più responsabilità. La differenza rispetto alla passata stagione, che ha visto gli azzurri perdere clamorosamente terreno nel girone di ritorno, è senza dubbi la rosa più lunga. Sarri può disporre in panchina di oltre 60 milioni di euro di nuovi acquisti. Quando li sfrutterà il tecnico? Quando saranno pronti, quando avranno capito schemi e meccanismi del suo gioco. Ecco allora che i nuovi elementi potrebbero diventare utilissimi proprio nel girone di ritorno, ovvero nel momento in cui la stanchezza potrebbe pagare il conto ai titolarissimi del tecnico cresciuto a Figline. Maksimovic, Diawara, Rog, Giaccherini, tutti elementi di valore che, una volta entrati mentalmente negli schemi di Sarri, avranno la possibilità di rivestire il ruolo di arma in più nel finale di stagione. Sono due promesse, Diawara – grande stagione l’anno scorso a Bologna, e Rog, grande promessa croata della Dinamo, più due ‘veterani’ come Makismovic e Giaccherini, giocatori già esperti della Serie A e in attesa di trovare una condizione fisica accettabile per poter dare una mano.

Ieri sera Sarri è stato chiaro. Rog deve ancora entrare nel mood di gioco del Napoli, ma ha talento e non ci metterà tanto, Diawara e Maksimovic devono trovare condizione fisica, mentre Giaccherini è il più pronto. Sarri, dopo la sosta, può iniziare a giostrare i suoi uomini oltre che la dose di energie. Su tre competizioni, avere due squadre da poter utilizzare è la vera arma in più del Napoli 2016/2017. Basta guardare al centrocampo, con la nuova arma Hamsik regista, il Napoli può giostrare Allan e Zielinski sulla mezzala, in attesa appunto di Rog – che può ricoprire più ruoli – e di Diawara, in teoria il primo sostituto di Jorginho. Dietro Maggio è una valida alternativa a Hysaj, stesso discorso per Strinic dalla parte opposta. Iniziare a giostrare uomini, senza far scendere il livello della squadra, riconsegnerà agli azzurri inaspettate energie nel finale di campionato, quando cioè, da primavera in poi, si inizierà a far sul serio. Sarà la volata finale, che il Napoli potrà effettuare alzato sui pedali e non chino sul manubrio come l’anno scorso. Piccole grandi differenze.