Musacchio ufficializzato dal Milan
Milano, 30 maggio 2017 - Il Milan spara i suoi colpi in anticipo e così con il mese di giugno alle porte il club rossonero annuncia subito i due giocatori più corteggiati di questa primavera giocando d'anticipo sulle avversarie. Musacchio e Kessie, acquisti annunciati da tempo che aspettavano solo una conferma ufficiale. Ce l'ha avuta il difensore argentino proveniente dal Villarreal che aveva già effettuato le visite mediche la settimana scorsa e che questa mattina ha sfilato con la nuova casacca rossonera con tanto di comunicato ufficiale del club.
Non ancora ufficializzato invece l'acquisto del centrocampista ivoriano ormai ex Atalanta che durante la presentazione del suo collega ha svolto le canoniche visite mediche e che solamente nei prossimi giorni potrà posare con la nuova divisa.
Trattative chiuse che rappresentano un segnale importante da parte del Milan per questo mercato: la squadra ha centrato l'Europa e vuole fare sul serio sin da subito. Arrivano acquisti importanti, acquisti che servono. Subito un centrale per evitare che la difesa dipenda troppo dalla presenza o dalle prestazioni di Romagnoli e per dare un compagno di assoluta affidabilità all'ex Roma e Sampdoria che in questa stagione ha dovuto fare gli straordinari quando Paletta e Zapata hanno mostrato segnali di cedimento.
Poi il centrocampista che mancava: in una squadra che ha aumentato il tasso tecnico della propria mediana mancava una figura come quella di Kessie che può coprire zone più ampie di campo garantendo sia quantità che palleggio grazie alla sua resistenza e ad una discreta qualità individuale.
Ora il Milan assume le sembianze di una squadra che può lavorare in maniera interessante in questa sessione e nei prossimi giorni potrebbero arrivare nuovi colpi ufficiali come quello di Ricardo Rodriguez dal Wolfsburg per poi dedicare i mesi caldi a nomi importanti come quello del centravanti (Morata resta una pista intrigante) o al possibile doppio acquisto dalla Lazio che poterebbe in rossonero Biglia e Keita.
SIMONE GAMBERINI