Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan, Maldini: prima di accettare la proposta di Fassone voglio chiarezza

L'ex centrale rossonero vorrebbe un confronto con la nuova proprietà e maggiori margini di manovra prima di accettare la proposta di Marco Fassone e diventare il nuovo direttore tecnico milanista. Se la trattativa sfumasse i nomi caldi sarebbero Ambrosini e Galli

Paolo Maldini (LaPresse)

Paolo Maldini (LaPresse)

Milano, 5 Ottobre 2016 – Marco Fassone ha rotto il ghiaccio proponendo formalmente a Paolo Maldini – per 25 anni bandiera del club rossonero – di diventare il direttore tecnico del nuovo corso milanista che partirà a novembre, ma l'ex “numero tre” prende tempo perché, prima di accettare la proposta del futuro amministratore delegato e direttore generale del Milan, vorrebbe capire con precisione le sue competenze e avere un confronto diretto con la nuova proprietà per trovare una sintonia in merito ai programmi e agli obbiettivi societari.

E' lo stesso Maldini a rivelarlo in un'intervista televisiva di questa mattina: “E’ vero che ho incontrato Fassone e Mirabelli a casa mia – spiega Maldini – e mi hanno detto che l’obiettivo della nuova proprietà è quello di riportare il Milan fra i top club del mondo entro cinque anni. Per questo, il mio vissuto di uomo e di calciatore del Milan mi impone di capire fino in fondo i progetti e le idee della nuova proprietà. Ho bisogno di parlare di queste cose direttamente con loro per un discorso di coerenza: se ci devo mettere la faccia, il cuore e la passione, perché mi conosco e so che lavorerei 24 al giorno, 365 giorni all’anno per la causa, lo voglio fare per un progetto veramente serio. Sono pronto a cambiare di nuovo la mia vita ma non sono stato io ad avere cercato il Milan, sono stati loro ad avere cercato me, quindi credo sia giusto che io possa parlare con la nuova proprietà prima di prendere una decisione definitiva.”

L'ex difensore rossonero fa anche chiarezza su alcune inesattezze che secondo lui sono state riportate dai media negli ultimi giorni: “ E’ una questione di principio e di giustizia. Si è detto di una mia richiesta elevata a livello economico che io però non ho mai fatto. Ho semplicemente fatto presente che se mi dovesse essere affidata l’area tecnica, sarebbe giusto che io possa prendere delle decisioni, ed eventualmente sbagliare, in completa autonomia. E questo non vuol dire scavalcare il ruolo di Fassone. Per quanto riguarda la mia presunta inesperienza invece, mi sento di affermare che a livello tecnico di esperienza ne ho, e deriva da una vita trascorsa sul campo con addosso la maglia del Milan, che continuo a considerare la mia prima e unica pelle. Vorrei che fosse chiaro anche che qualunque decisione io dovessi prendere, sarà presa solo ed esclusivamente per il bene del Milan. E se alla fine dovessi far parte della nuova società, vorrei che i contatti con la proprietà, ovviamente condivisi con Fassone, siano continui e costruttivi, non servirebbe sentirci solo una volta ogni tanto. Se si deve tornare al top, lo si deve fare tutti insieme, all’interno di un progetto condiviso. Vorrei infine precisare – chiosa Maldini – che non è vero che ho già detto di no alla proposta, ma semplicemente al momento, non sono d’accordo con il ruolo che mi è stato prospettato. Chiedo rispetto, un rispetto che penso di meritare".

Nei prossimi giorni non è escluso che Fassone possa sottoporre una nuova proposta e nel caso la trattativa saltasse i possibili nomi caldi al posto di Maldini potrebbero essere Massimo Ambrosini oppure la “new entry” Filippo Galli che attualmente è già responsabile del settore giovanile rossonero.