Mercoledì 24 Aprile 2024

L’Inter non cala il poker, fermata sull’1-1 dal Bologna al Meazza

Apre le marcature Destro per i rossoblù al 14’ grazie a un grave errore di Kondogbia, pareggia Perisic al 37’ con un gran sinistro al volo. Debutto di Gabigol nel finale. E Ranocchia spreca il match-point.

Perisic e Torosidis (Alive)

Perisic e Torosidis (Alive)

Milano, 25 settembre 2016 - Si ferma a tre la striscia di vittorie dell’Inter, che pareggia in rimonta 1-1 con un buon Bologna e vede allontanarsi Juve e Napoli. Davanti ai 42.274 spettatori del Meazza i rossoblù di Donadoni conquistano il primo punto in trasferta salendo a quota 10, a -1 dai nerazzurri di de Boer. A poche ore dalla gara gettano la spugna Joao Mario per un risentimento muscolare al gemello esterno sinistro e Murillo per una lombalgia acuta.

Nel 4-3-3 interista entrano Ranocchia in difesa e Kondogbia a centrocampo, ma la grande sorpresa è stato il debutto da titolare del 19enne belga Miangue come terzino sinistro. Nel Bologna il greco Torosidis vince il ballottaggio con Masina per la fascia sinistra. Ospiti in vantaggio al 14’, quando Kondogbia perde goffamente palla a centrocampo e l’ex di turno Taider lancia sulla destra Verdi, molto abile a servire in area l’accorrente Destro, che batte Handanovic con un rasoterra non irresistibile. Per l’attaccante marchigiano è il terzo gol in stagione e il primo in carriera all’Inter. La reazione dell’Inter è tutta affidata a Perisic, che tra il 22’ e il 30’ manda fuori un sinistro al volo, poi Banega si fa deviare in angolo una bella semirovesciata e ancora Perisic trova Da Costa pronto su un tiro centrale. Nel frattempo il Bologna colpisce l’esterno della rete con Taider e al 28’ il disastroso Kondogbia esce tra applausi di incoraggiamento per fare spazio a Gnoukouri.

E al 37’ è il solito Perisic a pareggiare con uno splendido sinistro al volo dall’interno dell’area su un lunghissimo cross di Candreva dalla trequarti. Il Bologna accusa e al 40’ Maietta manca un rinvio in area permettendo a Icardi di servire Candreva, il cui tiro al volo viene deviato in angolo da Da Costa. Il tempo si chiude sull’1-1 dopo un destro fuori di Icardi su cross di Candreva, che apre la ripresa un rasoterra centrale bloccato al 49’ da Da Costa. Al 53’ il portiere rossoblù respinge in extremis un cross di Santon deviato da Torosidis e Icardi non riesce per due volte nel tap-in, ma era in fuorigioco. Dopo gli ingressi di Pulgar per Nagy e di Oikonomou per Gastaldello tra i rossoblù, al 65’ Eder rileva Banega e al 74’ è il momento dell’atteso debutto di Gabigol, che rimpiazza Candreva. All’80’ ultimo cambio anche per il Bologna, Masina per Krafth. All’86’ è il Bologna a sfiorare il raddoppio con un violento destro di Dzemaili dal limite deviato in tuffo da Handanovic. E all’88’ Eder crossa dalla destra per Icardi, che colpisce di testa ma non trova la porta e poco dopo cicca un tiro al volo da pochi passi.

Nel primo dei 5’ di recupero Destro reclama un rigore non concesso da Celi per un presunto fallo di Santon e Krejci chiude l’azione con un fiacco tiro centrale da buona posizione. Ma la chance più grande per il 2-1 è per l’interista Ranocchia, che a 10” dalla fine manda incredibilmente fuori di testa da posizione ideale e in splendida solitudine su cross di Perisic. In tribuna festeggia doppiamente il patron rossoblù Joey Saputo, che oggi compie 52 anni ed è stato accolto dal vice-presidente interista Javier Zanetti con un brindisi augurale.

È un peccato enorme, l'ho presa troppo bene, dovevo solo spizzarla. Abbiamo fatto vedere una grande reazione dopo il gol subito, ci sono tantissime cose da migliorare ma la strada è quella giusta. Oggi non siamo partiti con il piede giusto, ci servirà da lezione per la prossima volta. Per me è un nuovo inizio” commenta un Ranocchia sconsolato per il gol mancato ma anche ringalluzzito dal ritorno nell’11 titolare. “Andrea ha fatto una buona partita e meritava il gol. Dopo i primi 20’ abbiamo giocato meglio e con più calma, controllando la gara e creando anche delle buone occasioni per vincere. Negli ultimi 20’ abbiamo un po’ sofferto perché è un campo lungo e molti giocatori erano stanchi. Non è la nostra migliore partita di campionato ma sono contento perché la squadra lavora per tutti i 90’, e questo è un segnale molto positivo” commenta a caldo l'allenatore interista Frank de Boer, che ha saputo solo in mattinata di dover fare a meno di Joao Mario e Jeison Murillo e nel finale ha gettato nella mischia Gabigol. “Non è facile entrare in partita con così tanta pressione, per me ha fatto abbastanza bene ma sappiamo che può giocare meglio. Quanto a Kondogbia quando un giocatore non vuole capire... Questa mattina abbiamo parlato, e non è la prima volta, ma se lui non mi vuole sentire...” conclude il tecnico olandese tirando vigorosamente le orecchie per il grave errore che ha favorito lo 0-1.

“Siamo stati bravi, anche se non sempre, ma con un avversario del genere qualcosa devi concedere. Forse credendoci un po’ di più potevamo creargli qualche altro problema, ma 3-4 palloni importanti li abbiamo avuti anche sull’1-1. I ragazzi hanno faticato, sudato e lottato come leoni mostrando uno spirito positivo e sono felice per loro” ha detto un Roberto Donadoni soddisfatto per il primo punto dei suoi rossoblù lontano dal Dall’Ara. “Dopo due trasferte con risultati negativi e in cui avevamo fatto maluccio, venire a San Siro fare risultato e creare le opportunità che abbiamo creato è positivo, è una crescita. Mi auguro che sia una nuova partenza. E l’intervento di Miranda nel finale su Destro dal campo sembrava da rigore, ma ormai è inutile discuterne”.