Mattia Caldara
Torino, 14 luglio 2017 - Quella che sembrava essere solo una boutade di mezza estate rischia di trasformarsi oggi in una notizia ufficiale. Sono attesi infatti sviluppi decisivi sul fronte Bonucci-Milan, trattativa venuta fuori in maniera prepotente nelle ultime ore. Il difensore e la Juventus sono pronti a dirsi addio, anche se è ancora poco chiaro se sia stato il giocatore a spingere per essere ceduto o i bianconeri a metterlo sul mercato. Fatto sta che l'agente dell'ex Bari ha trovato in breve tempo l'accordo con i rossoneri, per un quadriennale da 6,5 milioni a stagione, portando così a Marotta un'offerta reale per il suo assistito. Nella giornata di ieri i contatti continui fra l'amministratore delegato della Vecchia Signora con Fassone e Mirabelli per cercare l'intesa.
Intesa che pare ormai raggiunta sulla base di 40 milioni cash, senza l'inserimento di alcuna contropartita tecnica, nonostante che De Sciglio sia da tempo in orbita Juve. Bonucci, se tutto andrà bene, si presenterà a Milanello per svolgere le visite mediche di rito, dopodiché apporrà la propria firma sul contratto. Ma quali sono i reali motivi che hanno spinto a questa separazione clamorosa? Come già accennato, la verità, come successo in occasione della rottura con Conte, non verrà mai a galla in tutte le sue sfaccettature, anche se i diverbi con Allegri in occasione della gara contro il Palermo, e il resto dello spogliatoio a Cardiff hanno inevitabilmente influito.
Madama adesso si guarda intorno, perché l'eredità che lascerà Bonucci è di quelle pesanti. La crescita del centrale numero 19 è stata esponenziale nelle ultime stagioni, tanto da renderlo uno dei difensori più forti al mondo. Benatia e Rugani sono i naturali sostituti, anche se Marotta e Paratici stanno pensando a un nuovo innesto. L'idea che va per la maggiore è quella di tentare di portare a Torino fin da subito Caldara, acquistato a gennaio ma che dovrebbe rimanere all'Atalanta anche nella prossima stagione, stando agli accordi fra le due società. Il prestito di Orsolini, che sta per essere ufficializzato, può essere però il segnale di un'apertura da parte dei nerazzurri.
Le piste alternative riguardano Manolas e De Vrij. Il primo è stato dichiarato incedibile da Pallotta, anche se la sua volontà pare essere quella di lasciare la Roma. Il passaggio allo Zenit San Pietroburgo è saltato solo per dettagli e se la Juventus si presentasse con 30 milioni, i giallorossi potrebbero vacillare. Il centrale della Lazio invece costa meno, visto che il suo accordo con i biancocelesti scade fra un anno. I rapporti fra i bianconeri e Lotito, specie dopo i contrasti per Keita, sono tuttavia al minimo storico. Qualcosa si potrebbe muovere già nelle prossime ore, perché la Vecchia Signora non vuole farsi trovare impreparata, nonostante lo shock per la partenza di uno dei leader dello spogliatoio come Bonucci.