Inter, Luciano Spalletti
Milano, 15 dicembre 2017 - Battere l'Udinese per difendere la vetta della classifica e per rispedire al mittente le critiche piovute sulla squadra dopo il deludente match di Coppa Italia contro il Pordenone, deciso solo da una lunga serie di calci di rigore. E' uno Spalletti combattivo quello che si presenta in conferenza per presentare la 17esima giornata di Serie A. MEA CULPA - Dai coriacei friulani di C a quelli allenati da Oddo, ma il primo pensiero del tecnico di Certaldo torna su quanto successo sul prato del Meazza al cospetto della formazione allenata da Colucci. ''E' sbagliato pensare che i miei ragazzi non si siano impegnati: la forza dell'Inter era superiore e questo è un dato palese, ma proprio la gestione della nostra qualità ha creato qualche problema, a cui poi va sommato il discorso del turnover. A tal proposito, non mi pento di aver schierato chi finora aveva giocato meno ma sicuramente se potessi tornare indietro non cambierei 8 pedine su 11 in campo: uomini come Karamoh e Cancelo avrebbero offerto ben altra prestazione nella formazione tipo ma contro il Pordenone ci sono state anche altre cose che non hanno funzionato. Innanzitutto abbiamo fallito troppe occasioni da gol - continua Spalletti - e poi le distanze tra i reparti non erano corrette. Per fortuna però siamo stati bravissimi sul dischetto del rigore e i ragazzi hanno risolto in maniera positiva i miei sbagli da allenatore.'' MERCATO E UDINESE - Tra un mea culpa e l'altro, è tempo per l'Inter di archiviare la difficile serata di Coppa Italia per ripartire in campionato dopo lo 0-0 dalle due facce ottenuto contro la Juve. ''Dicono che Icardi sia troppo solo là davanti ma in attacco abbiamo degli equilibri ben determinati che non sono dettati dalla quantità di pedine presenti: per esempio, con me il trequartista gioca a tutto campo, sia che si tratti di Borja Valero, Brozovic o Joao Mario. La coperta non è corta - afferma Spalletti - e comunque bisogna fare attenzione alle aspettative che si creano per il mercato di riparazione, almeno finché il Presidente non ci dirà quali sono le strategie che la società intende adoperare.'' In attesa di notizie su eventuali rinforzi pronti per gennaio, c'è da battere una squadra rinata sotto la cura Oddo. ''Conosco l'Udinese e so come lavorano, plasmando a dovere giovani apparentemente sconosciuti. Domani ci aspetterà un avversario tostissimo, allenato da un tecnico preparato che aumenta il tasso di insidie presenti in questa partita.''