Luciano Spalletti
Milano, 17 novembre 2017 – Prosegue il feeling tra l’Inter di Spalletti e il pubblico. Anche domenica nella gara interna con l’Atalanta sono attese più di 50mila persone sugli spalti di San Siro, una notevole e costante spinta in più per gli uomini di Spalletti che devono provare a restare agganciati alla vetta tornando alla vittoria dopo il pari contro il Toro. Proprio il tecnico nerazzurro, in una cena organizzata dagli Inter Club, si è espresso sul caloroso pubblico di San Siro: “Non posso fare altro che ringraziare i tifosi – ha ammesso – Insieme a loro è tutto più facile e fin da subito ci siamo incontrati e la vostra vicinanza è importante perché ci fa sentire più forti. Mi ha colpito immediatamente la fiducia che il pubblico ha avuto in noi, in questi mesi ho potuto fare amicizia con tante persone interiste grazie all’amore che nutrono verso questo club”. Ancora sull’affluenza sempre di un certo livello a San Siro: “La media di sessantamila a partita ci fa tornare all’antico – ha proseguito – Mi ricordo quando gli stadi erano pieni e si andava a tifare per i propri colori, è un po’ come ritornare ai vecchi sapori col maestro che gioca a pallone”.
ECCEZIONALE COLLABORAZIONE CON VECCHI – All’interno e all’esterno del mondo Inter si parla tanto anche dei giovani che recentemente si sono messi in mostra e che già sono in orbita prima squadra. Si parte da Pinamonti, poi Vanheudsen, infortunato, per concludere con Colidio. Il pensiero di Spalletti: “La collaborazione con Vecchi è eccezionale – ha sentenziato – Ci parla costantemente delle qualità dei suoi ragazzi e li mette a nostra disposizione dandoci l’opportunità di vederli. Ci fidiamo di ciò che ci dicono gli allenatori delle giovanili, per quanto mi riguarda penso sia necessario premiare quelli che hanno qualità calcistiche e disponibilità mentale a diventare campioni”.
COLIDIO: “FELICE ALL’INTER” – Proprio la nuova stellina della Primavera ha parlato ai microfoni di Inter Tv. Ecco le parole dell’argentino: “Sono molto felice all’Inter – ha ammesso – Ci sono strutture fantastiche e giocatori di grande livello. Allenarsi con loro, averceli a contatto per me è bellissimo. Ho parlato con Icardi, Vecino e Zanetti, tutti mi hanno dato dei grandi consigli e credo di essermi adattato abbastanza bene alla differenza tra calcio argentino e italiano”.