Moussa Dembélé
Londra, 16 dicembre 2017 - "Chi trova un hotel, trova un tesoro". Questo il possibile titolo se qualche regista decidesse di raccontare quanto accaduto a Moussa Dembélé. Quella del centrocampista del Tottenham, avversario negli ottavi di Champions della Juventus, sembra proprio una storia da film. E magari un giorno servirà davvero da ispirazione per la trama di un lungometraggio. Tutto nasce dalla scelta del calciatore, originario di Anversa, di aprire insieme alla sorella un hotel nella sua città natale con il nome "De Gulde Schoen", che tradotto significa "la Scarpa d'Oro". Un nome che preannuncia quello che sarebbe successo da lì a poco.
La location individuata per la costruzione dell'hotel è un palazzo storico di oltre 700 anni. Fatto sta che durante i lavori, degli archeologi hanno rinvenuto un vero e proprio tesoro del diciottesimo secolo da 1,3 milioni fra porcellane, ceramiche, bicchieri, articoli per la tavola e altri oggetti in vetro. "Abbiamo trovato il tesoro in una zona chiusa del palazzo - racconta l'archeologa di Anversa Tim Bellens - È stato un puro caso visto che la zona non farà parte del piano di costruzione. Non è chiaro come il tesoro fosse lì, evidentemente i proprietari volevano liberarsene”. Un colpo di fortuna straordinario per Moussa e la sorella, rimasti piacevolmente sorpresi dall'incredibile scoperta.
Che fine farà adesso il tesoro? Alcuni oggetti verranno collocati nella hall dell’albergo, altri invece andranno ad arricchire le sale del museo cittadino. Intanto la famiglia Dembélé ha deciso di aprire anche una spa e una piscina nella stessa zona. Magari un giorno toccherà anche a un cinema o un teatro, dove potrà essere raccontata la storia.