Venerdì 26 Aprile 2024

Dario Fo, commosso addio dell'Inter

Il Premio Nobel era un grande sostenitore nerazzurro. Il club lo ricorda sul proprio sito e sui social network

Dario Fo (Ansa)

Dario Fo (Ansa)

Milano, 13 ottobre 2016 “Quando sento dire Inter provo ancora un’emozione e questo lo devo indicare come qualcosa che in certi momenti mi fa soffrire perché penso all’allegrezza della gioventù quando vedevo la mia squadra giocare. Ora sono uno che galleggia e ogni tanto si affaccia a vedere come va”. Così di recente Dario Fo parlava della sua passione per i colori nerazzurri. E la società ha voluto ricordare il tifoso eccellente con un messaggio sul proprio sito internet e sui social network. “Trovare una dimensione a Dario Fo nel salutarlo è impossibile: autore, scrittore, cantante, poeta, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997. Lo ricordiamo semplicemente come un grandissimo italiano e siamo orgogliosi di omaggiarlo da interisti” si legge nel comunicato diffuso dal club. Ma come cantava il grande artista in coppia con un altro genio compianto come il milanista Enzo Jannacci, “Sempre allegri bisogna stare” e lo si potrà fare soprattutto dedicando a Fo una vittoria domenica al Meazza alla ripresa del campionato. La gara delle ore 15 con il Cagliari sarà arbitrata dal signor Valeri di Roma (guardalinee Longo e Ranghetti, quarto ufficiale Carbone, assistenti di porta Rizzoli e La Penna).

In attesa del rientro dei sudamericani Miranda, Banega e Murillo, oggi sono tornati al lavoro ad Appiano Gentile altri tre nazionali reduci dai rispettivi impegni in giro per l’Europa: il portoghese Joao Mario, il montenegrino Stevan Jovetic e l’Under 21 belga Senna Miangue. Sul fronte del mercato mentre Santon proclama di voler rimanere e di non temere la possibile concorrenza di Darmian, non si registrano passi avanti per Leonardo Morosini. "In estate non ci sono stati contatti ufficiali con l’Inter, solo qualche chiacchierata ma senza mai affrontare discorsi legati sulla sua valutazione. Crediamo che interessi ancora ma non ci sono stati passi in avanti. Abbiamo parlato anche con i dirigenti del Sassuolo, per cui posso affermare con certezza che Morosini è un nome presente nella loro agenda” precisa l’amministratore delegato e direttore generale del Brescia, Rinaldo Sagramola, confermando che sul giovane talento delle Rondinelle c’è anche il club emiliano di patron Squinzi.

E per arrivare al 22enne difensore svedese del Benfica Victor Lindelof il ds nerazzurro Piero Ausilio dovrà battere anche la concorrenza dell’Aston Villa, che va ad aggiungersi ad altre agguerrite pretendenti come Milan, Napoli, Lazio, Paris Saint-Germain e Chelsea. Intanto dopo lo scontro dialettico tra Maradona e Icardi, dall’Argentina arriva una voce che potrebbe rendere ancora più difficile il ritorno di Maurito in Nazionale, ovvero la contrarietà dello stesso Leo Messi a una convocazione del capitano interista da parte del ct Bauza. E in attesa di diventare commissario tecnico dell’Inghilterra Roberto Mancini ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano francese L’Equipe in cui l’ex tecnico nerazzurro dispensa elogi e critiche per Balotelli. “Mario deve capire che ha le potenzialità per essere ancora un fuoriclasse, è un giocatore speciale per me. L’ho fatto debuttare a 17 anni nell’Inter perché ero certo delle sue capacità e di cosa sarebbe diventato. In campo era tranquillo, anche se non ha mai sopportato la pressione, è un peccato che abbia perso tutto quel tempo. Quando lo allenavo ho sempre sperato che la sua testa funzionasse bene il giorno della partita. Deve capire che gli serve un atteggiamento diverso e che Nizza gli sta dando una grande possibilità per il suo futuro ed è incredibile che non sia l’attaccante titolare dell’Italia, ma se non gioca in Nazionale è solamente colpa sua”.