Conte, nostalgia dell'Italia. "Non rimarrò all'estero a lungo"

Il tecnico dei Blues ammette di sentire la mancanza del proprio paese: "Tornerò e non escludo un futuro da dirigente. In Cina? No, assolutamente"

Antonio Conte

Antonio Conte

Bologna, 25 settembre 2017 - Nostalgia canaglia. I successi con il Chelsea, il fascino di Londra e il ricco stipendio non possono nulla di fronte all'amore verso il proprio paese, nemmeno se ti chiami Antonio Conte. Il tecnico dei Blues non si nasconde: "Sì, mi manca l'Italia. E nella mia mente non c'è l'idea di rimanere all'estero per tanto tempo", le parole dell'ex Ct della Nazionale ai microfoni di Radio Anch'io Sport. Insomma, nonostante che il ciclo di Conte sulla panchina del Chelsea sia solo agli albori, come per sua stessa ammissione a inizio stagione, l'avventura in Inghilterra non pare destinata a durare a lungo. Molto ovviamente dipenderà dai risultati che matureranno in questa annata, nella quale il club di Abramovich ha ritrovato la Champions League.

E' l'Europa la vetrina di lusso in cui Conte misurerà le potenzialità e le ambizioni dei suoi. Il mercato estivo non ha di certo soddisfatto l'allenatore leccese, che si aspettava ben altri rinforzi. Eppure l'esordio con il Qarabag è stato roboante e le chance di chiudere al primo posto sono almeno le stesse di quelle che ha l'Atletico Madrid. La strada verso gli ottavi, Roma permettendo, è tutt'altro che in salita. Sarà nei confronti a eliminazione diretta che probabilmente si deciderà il futuro di Conte, chiamato a confermarsi anche in Premier League, dove per ora occupa la terza posizione ad appena tre lunghezze dalle due squadre di Manchester.

"Sei club si contenderanno la vittoria finale, quest'anno sarà ancora più dura perché sono tornati il City e lo United e c'è anche il Tottenham. Senza dimenticare Liverpool e Arsenal - sottolinea 'ex tecnico della Juventus - In Champions League, invece, servirebbero dei giocatori di qualità da aggiungere a una base già buona. Nel nostro girone c'è la Roma che ha tutte le carte in regola per andare avanti: il nostro non è stato un sorteggio fortunato. Vogliamo superarlo, poi potremmo prepararci per gli ottavi di finale dove spero di evitare le italiane". Le italiane appunto, che Conte potrebbe e vorrebbe allenare a breve. "Ho nostalgia, tornerò. E non escludo di poter fare il dirigente", aggiunge il mister dei Blues, che chiude invece all'ipotesi asiatica. "In Cina? No, assolutamente".