Venerdì 26 Aprile 2024

Bologna, il caso Dzemaili agita la vigilia

Donadoni si vuole tenere stretto il centrocampista svizzero, ma il patron Saputo ha già annunciato il suo passaggio ai Montreal Impact a giugno. Intanto domani arriva l’Empoli, e il tecnico chiede più cattiveria rispetto a Udine

Blerim Dzemaili

Blerim Dzemaili

Bologna, 10 dicembre 2016 - Forse ignaro dell’annuncio di Joey Saputo sul passaggio di Dzemaili ai Montreal Impact a giugno, Roberto Donadoni si toglie per un giorno i panni dell’aziendalista e rivendica la possibilità di allenare lo svizzero anche la prossima stagione. “Non c’è nulla di ufficiale, è un’ipotesi, una possibilità; mi auguro di chiudere questa annata nel modo migliore e che lui continui a essere un protagonista, e anche l’anno prossimo” ha detto il tecnico rossoblù nella conferenza stampa della vigilia smentendo clamorosamente il patron italocanadese per poi fare una parziale marcia indietro incalzato dai cronisti e dall’ufficio stampa del Bologna.

“A fine stagione si faranno tutte le considerazioni del caso, ma oggi è l’ultimo dei miei pensieri. Io devo cercare di rendere Dzemaili produttivo per questa realtà e so che sarà qui fino alla fine dell’anno, questo è quello che conta. Lui non tirerà remi in barca sapendo di andarsene perché non è nel suo carattere, solo se farà bene quest’anno ha senso la sua vita futura al Bologna o altrove perché se non accade il presidente storcerà il naso” aggiunge l’allenatore bergamasco mentre spunta un’intervista di novembre in cui Dzemaili ha confidato a un sito elvetico di voler giocare 2 o 3 anni a Montreal per coronare il sogno di chiudere la carriera in MLS (o allo Zurigo).

Nessuna incertezza invece nella risposta a chi gli chiede se sia ancora felice di allenare il Bologna dopo due mesi e mezzo di patimenti. “Se avessimo 6 punti in più direbbero che sono soddisfatto, comunque se non fossi contento sarei il primo a dire arrivederci e grazie, ho sempre fatto così, credo di avere una dignità e il rispetto di chi mi paga. Siamo supervaccinati e in merito al mio impegno e desiderio di allenare questa squadra non c’è ombra di dubbio. La cosa migliore per me è allenare il Bologna e con il massimo impegno cercare di uscire da una situazione non semplicissima, ma neanche complicatissima” sottolinea Donadoni per poi analizzare meglio la partita di domani contro un Empoli quartultimo e staccato di 6 punti. “Ora c’è più necessità di raccogliere punti ed è una partita importante, ma non dobbiamo crearci più distorsioni mentali perché il risultato è impellente.

La confusione e l’eccessiva tensione fanno diventare tutto più complicato, bisogna cercare di vincere con una prestazione più aggressiva e intensa rispetto a Udine, bisogna mettere in campo tutta la convinzione contro un avversario che non sta meglio di noi e sa di avere una chance ancora più delicata della nostra. Non è vero che dietro non possano risalire, se avessi questa certezza magari prenderei le cose in modo più soft, ma questo discorso non esiste e non lo affronto neanche” rimbrotta il tecnico bergamasco, che vuole vendicare la brutta sconfitta interna della scorsa stagione neutralizzando prima di tutto Saponara e sperando che Destro torni a incidere. “Che si chiami Destro o Mirante uno deve incidere sempre, quando ci penso mi viene da serrare la bocca e stringere i denti forte perché sento una sana rabbia addosso. Tanto dipende da quanta voglia hai di vincere, di far vedere le tue capacità, se non hai questo gusto ti puoi chiamare Cristiano Ronaldo o Pinco Pallino che la differenza con l’avversario diventa netta. Se vali 80 devi avvicinarti a 80, se fai 85 sei davvero bravo, se ti fermi a 70 hai lasciato qualcosa e dai più possibilità agli avversari. Io vivo questo momento con assoluta tranquillità, prima venivo dipinto come un Re Mida ma sapevo che c’erano delle cose da fare meglio, sono cose che ho vissuto e rivissuto e le mie preoccupazioni sono altre, magari facciamo 2-3 bei risultati e tutto è come prima. Sono totalmente sereno ma un po’ dispiaciuto, perché ogni volta credo che le critiche possano essere costruttive” lamenta Donadoni, che ha convocato 23 giocatori per la gara di domani alle 15. Fuori dalla lista gli infortunati Sadiq, Verdi e Rizzo oltre a Helander, Gomis e allo squalificato Pulgar.