Mercoledì 24 Aprile 2024

Basket Serie A, Iavazzi attacca: "Caserta fatta fuori. Ricorrerò al Tar"

Il patron della Juve Caserta ha parlato dell'esclusione dei bianconeri dalla prossima serie A dopo che il Collegio di Garanzia del CONI ha rigettato il ricorso del club casertano e ha annunciato di voler fare ricorso al TAR

Raffaele Iavazzi (LaPresse)

Raffaele Iavazzi (LaPresse)

Caserta, 27 luglio 2017 – A pochi giorni dalla decisione del Collegio di garanzia del Coni che ha rigettato il ricorso presentato dalla Juve Caserta contro la decisione del Consiglio Federale di escludere il club bianconero dalla prossima Serie A per presunte inadempienze finanziarie, il patron del club bianconero Raffaele iavazzi ha convocato una conferenza stampa in cui ha annunciato l’intenzione di voler proseguire la sua battaglia a difesa della Juve Caserta anche attraverso la giustizia ordinaria e ha attaccato la Com.Tec: “Sui giornali ho letto molte cose non vere, persino di presunti bilanci falsi. Sono tutte fandonie. Probabilmente il sistema era stanco della Juve Caserta e così ci hanno fatto fuori. Da parte della Com.Tec purtroppo in certe situazioni sono stati usati due pesi e due misure. Ci hanno detto che c’erano dei problemi nei parametri ma non quale fosse il modo giusto per risolverli e quindi ho scelto quella che a me sembrava la via meno dispendiosa così da poter accantonare più risorse per la costruzione del roster. In ogni caso ho deciso che farò ricorso al TAR perché voglio dimostrare che avevo ragione. Non mi interessa di cosa pensa la piazza lo farò per me. Personalmente non mi sento colpevole di nulla e so che se anche il ricorso sarà sarebbe come la vittoria di Pirro”.

Poi Iavazzi ha lancia un vero e proprio affondo contro le istituzioni sportive: “Penso che questa storia sia tutta stata dettata da una precisa scelta politica”.

Infine Iavazzi non ha risparmiato anche una frecciata alle forze economiche della città: “In questi ultimi quattro anni la Juve Caserta è stata soltanto il sottoscritto. Ho fatto l’errore di essermi fidato di questa città e dei suoi rappresentanti. Nessuno mi ha dato un aiuto concreto nonostante mi fosse stato promesso che il Consorzio avrebbe acquisito la maggioranza delle quote fino ad arrivare al 72%. La gente dimentica che quando sono arrivato qui la Juve era di fatto già fallita ma io ho voluto lo stesso iscriverla alla A e questo è stato il mio vero errore. Potessi tornare indietro non lo rifarei”.